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Il “Cronovisore” di Padre Ernetti

Milano, laboratorio di fisica sperimentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; due uomini sono concentrati nel tentativo di separare i canti gregoriani, per mezzo di alcuni filtri, da tutte le armonie e le modulazioni superiori.

Da questo esperimento nasce un mistero che ancora oggi divide il mondo della ricerca… La macchina del tempo esiste ed è nascosta in Vaticano?..

Riprende l’attività con una puntata scritta a quattro mani con l’amico Roberto La Paglia curatore del canale Youtube Frontiere Proibite, di seguto il link:

https://www.youtube.com/watch?v=apWIx7r16es

buona visione.

Marte

È disponibile in rete, qui, la mia ultima intervista condotta dall’amico Roberto La Paglia, sul suo canale youtube Frontiere Proibite. Mai termine è stato più azzeccato di proibito, infatti oltre al famoso cult Forbidden Planet (Fred M. Wilcox, 1956), attualmente Marte, nel senso di frontiera è l’ultima, ma anche nuova frontiera spaziale; proibita perché dopo 44 missioni, miliardi di dollari spesi, non si è ancora riusciti a cavare il cosiddetto ragno dal buco, cioè la ricerca di vita aliena, passata o presente, almeno a livello batterico, sul quarto pianeta. Missioni, peraltro per i due terzi fallite, anche per errori banali, tipo l’equivalenze sbagliate, hanno portato finora, in via ufficiale, ad ammartare, soltanto, orbiter, lander, rover e addirittura droni, come per quanto riguarda la Perseverance, lì da poco. Un viaggio quindi tra scienza, fantascienza e cover up, sì perché secondo alcune fonti, chiaramente non confermate, l’uomo ha già messo piede, oltre che sul suolo lunare, anche su Marte, con il Progetto Pegasus, che schierava tra gli astronauti, i Dieci Titani,  anche, incredibilmente, il giovane, futuro presidente Barak Obama, grazie all’ausilio della flotta spaziale, tipo Star Trek, dal suggestivo nome di Solar Warden. Ultima annotazione, seconda ciliegina sulla torta (la prima la troverete nell’intervista) -vuoi vedere che la tanto strombazzata notizia, che notizia non sarebbe per gli addetti ai lavori, della scoperta di vita sul quarto pianeta dal sole, non serva ad altro se non a distrarre l’umanità da problemi molto più gravi e pressanti?..

Project Blue Book, il serial

È iniziata il 28 novembre scorso, il serial tv Project Blue Book, con la messa in onda, da parte del quarto canale Rai, dei primi due episodi; serie basata su avvenimenti realmente accaduti (tagline), creata da David O’Leary e prodotta tra gli altri da R. Zemeckis. Certo, ne avevo già parlato poco tempo fa, dopo la visione di un servizio sempre trasmesso dalla Rai, in merito alla chiusura del Progetto da parte dell’Aeronautica Statunitense (USAF). Esso fu l’ultimo di una serie di tre studi sistematici(1), il primo fu il Progetto Sign (1947, l’anno dell’ufo crash di Roswell) e l’altro il Progetto Grudge (1949), sempre condotti dall’USAF, sugli avvistamenti dei famosi Unidentified Flying Objects (=Oggetti Volanti Non Identificati, UFO per le lingue anglosassoni e OVNI per le lingue latine), su tutto il territorio nord americano, ma anche nel resto del mondo, Europa compresa. «Lo scopo delle indagini era quello di determinare se gli UFO costituissero una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e, in subordine, di classificare e analizzare scientificamente tutti i dati raccolti dall’aeronautica statunitense sul fenomeno. Avviato nel 1951, il Progetto Blue Book venne formalmente concluso il 17 dicembre 1969 dopo aver indagato 12618 casi di avvistamento, 701 dei quali (circa IL 5 %) rimasero classificati come non identificati»(2).
A capo del Progetto fu posto l’astrofisico Josef Allen Hynek, professore presso l’Università dell’Ohio, passato alla storia non solo come uno dei massimi esponenti dell’ufologia mondiale -è probabile che l’acronimo Ufo(3) sia stato ideato da egli stesso, tenendo presente che è anche il padre della classificazione degli Incontri Ravvicinati di I, II e III Tipo.
Hynek, «Partendo da posizioni di estremo scetticismo, scoprirà presto la fascinazione di fenomeni inspiegabili, ma anche gli indizi di una inquietante cospirazione: i dischi volanti non esistono»(4).
In pratica si potrebbe dire che da estremamente scettico, ma con approccio scientifico, il professore divenne sostenitore tanto da diventare consulente di Spielberg per il celebre film Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo (1977), e che riteneva quel famoso 5% come la parte più interessante da investigare. Quasi di tutt’altro avviso è Aidan Gillen, l’attore che lo interpreta, che nell’intervista, trasmessa sempre in Wonderland, afferma: «Il fenomeno degli Ufo è nato naturalmente nel periodo successivo alla WWII»; è un concetto errato, in odore di possibile disinformazione e se si fosse trattato di un altro argomento, potrebbe essere quasi da fake.

Il prof. Josef Allen Hynek in
Incontri Ravvicinati del 3° Tipo

Infatti, incorrono nell’errore quanti non sono profondi conoscitori della materia: gli ufo sono noti all’uomo fin dall’antichità, i romani li chiamavano clipeus ardentes, scudi infuocati, immagine chiarissima, poi carri o navi volanti, nei secoli successivi, immortalati anche in diverse opere d’arte, fino ai foo fighter, i Caccia Infuocati(5), che sotto forma di luci azzurrognole seguivano proprio i piloti dell’Usaf e della Raf.
Ed è così che inizia il primo episodio, dal titolo Il combattimento aereo, per la regia di R. Stromberg, dove viene mostrata una riunione del famigerato Majestic Twelve (MJ12), l’organizzazione segreta americana, costituita sempre nel 1947 e voluta dall’allora Presidente H. Truman(6), mentre da un televisore scorrono le immagini con un primo piano di Klaatu, l’alieno (con sembianze umane) protagonista del film Ultimatum alla Terra (R. Wise, 1951 e remake di S. Derrickson, 2008), il numero 1 dell’MJ12 sentenzia: «Più riusciamo a insabbiare, più saremo al sicuro». L’episodio, con un buon ritmo della sceneggiatura, che rimanda alle altre serie sorelle come Dark Skies -Oscure Presenze (L’episodio pilota intitolato proprio Majestic 12) e Taken (prodotta da S. Spielberg), e anche alla mitologia di X-Files, ripercorre luoghi quasi fantomatici per gli ufologi come la Base Aerea Wrigh-Patterson a Dayton, Ohio, dove nell’Hangar 18, vennero presumibilmente secretati i resti del crash di Roswell (anche qui si afferma che a cadere sia stato un semplice pallone aerostatico…), poi il mostro di Flatwoods (primo x-file investigato) e gli uomini col cappello, chiaro riferimento agli uomini in nero (Episodio 2) e concetti di più ampio respiro nazionale e internazionale: «La Nazione in preda di una sorta d’isteria di massa… i russi ci stanno col fiato sul collo e la corsa al nucleare sta per sfociare in un disastro», quindi fornendo all’attenzione pubblica un pensiero scientifico razionale così espresso da Hynek: «C’è una grande differenza fra fantascienza e ipotesi consapevoli… ma entrambe richiedono una mentalità aperta» e «Il futuro è ancora nelle nostre mani». Sarà vero? Vedremo nelle prossime puntate…

Note:
1. https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_Blue_Book
2. idem
3. Recentemente si sta imponendo l’acronimo UAP, Unidentified Aerial Phenomena (=Fenomeni Aerei Non Identificati).
4. Wonderland, Rai4, trasmissione del 24/11/2020 (disponibile su RaiPlay).
5. https://it.wikipedia.org/wiki/Foo_fighter
6. https://it.wikipedia.org/wiki/Majestic_12

Altre fonti:
https://www.luogocomune.net/27-media/5256-project-blue-book-quando-la-fiction-svela-la-verità
https://www.fantascienza.com/24296/project-blue-book-debutta-su-history-channel-la-storia-vera-degli-avvistamenti-di-ufo

credit:
https://www.comingsoon.it/serietv/project-blue-book/1930/episodi/stagione-1/
https://misteryworld.altervista.org/film-incontri-ravvicinati-3-tipo-sue-tante-verita/

Roswell

Il 1947 fu un anno importante, per diversi aspetti. Innanzitutto era appena finita la Seconda Guerra Mondiale e l’umanità aveva voglia, ma anche la fretta e la necessità, di proiettarsi nel futuro. A proiettare il genere umano in avanti fu una serie di accadimenti che tutt’ora, per certi versi, sono considerati ancora fantascienza. In quella che può benissimo essere definita l’estate dei dischi volanti, accaddero due fatti che non solo sono rimasti nella storia dell’ufologia (che nell’era moderna, proprio da allora muoverà i suoi primi passi), ma anche nell’immaginario collettivo. Il 24 giugno Kenneth Arnold, a bordo del suo piccolo aereo, avvistò nove “piatti volanti” che volavano ad altissima velocità e che poi furono ribattezzati flying saucer, appunto dischi volanti. Qualche giorno dopo, ai primi di luglio, ci fu il famoso crash di Roswell (USA, New Mexico), un ufo (o forse due) si schiantò nei pressi della cittadina che da allora è meta di studiosi, appassionati e semplici curiosi. Il caso Roswell può essere considerato il Santo Graal dell’ufologia, in quanto oltre ai rottami ritrovati, vennero rinvenuti anche i corpi degli occupanti dell’ufo, i famigerati “grigi”, uno di loro ancora vivo! La vicina base militare, inviò il suo massimo esperto che confermò tale evento; venne informata la stampa che il giorno dopo diramò l’accaduto in prima pagina, ma la notizia venne subito smentita dagli alti gradi militari e pian piano, la storia finì quasi nel dimenticatoio. Fino a quando, negli anni novanta, il colonnello in pensione P. J. Corso, pubblicò il libro dal titolo Il giorno dopo Roswell (1997), il militare, morto nel 1998, affermò di aver gestito come capo della Divisione Tecnologia Straniera dell’Esercito, i materiali alieni che a suo dire sarebbero stati raccolti dai rottami dell’ufo e immettere le relative scoperte nell’industria militare prima e civile dopo. Di fatti a partire proprio dal 1947, la tecnologia subì un sostanziale sviluppo: transistor, microchip, fibre ottiche, circuiti integrati, laser, kevlar e i cosiddetti materiali a memoria di forma, videro la luce negli anni successivi. Intanto L’esercito americano istituì il Majestic 12 o MJ12, con a capo J. Forrestal, per indagare il nuovo fenomeno e per scoprire cosa volessero gli alieni…

Volete saperne di più? È disponibile in rete la mia ultima intervista con il canale YouTube Misteri Channel Show, egregiamente gestito dall’amico Dario Sanfilippo, ecco il link.

Buona visione

Creators, the past

«Un film dove la fantasia svela la realtà».
Questa è l’intrigante tagline che apre il film Creators, diretto da Piergiuseppe Zaia, scritto con Eleonora Fani, che dà anche il volto e le movenze, sexy, a Lady Airre. Presentato in anteprima al Lucca Comix, lo scorso anno, finalmente approda nelle sale italiane, il primo lungometraggio di Zaia, girato in 5k, con la tecnica del green screen, in una produzione tutta italiana, come risposta ai blockbuster americani, ma soprattutto per lanciare la fantascienza italiana verso l’olimpo, è il caso di dirlo, cinematografico.
In passato, nel secondo dopoguerra del secolo scorso soprattutto, il cinema di fantascienza italiano è stato costellato di pellicole a basso, se non bassissimo budget, realizzati più da mestieranti del cinema e degli effetti speciali visivi, opere che hanno avuto, purtroppo, un cammino a sè stante, a parte forse Nirvana (G. Salvatores, 1997), una produzione Italo-francese, oppure 6 giorni sulla Terra (V. Venturi, 2011), film che ha avuto un buon successo se non altro fra gli appassionati di alieni, rapimenti e teorie complottistiche(1).
Il lavoro di Zaia (primo capitolo di una trilogia), la maggior parte svolto in post produzione, con più del 66% di shots, relativi agli effetti speciali, punto focale di tutto il lavoro, anche perché il supervisore è Walter Volpatto, che ha lavorato nell’ultimo capitolo di Star Wars, ma anche con una tecnica di prim’ordine non si è riuscito a sollevare una trama poco convincente e avvincente. Il cast, invece, è formato da attori di livello hollywoodiano come Chris Payne, Gérard Depardieu e l’inossidabile William Shatner, che per i pochi che non lo sapessero è stato per anni al comando dell’Enterprise in Star Trek, e qui, in un’improbabile look, recita il ruolo di Lord Ogmha, capo degli 8 Lord che compongono il Consiglio Galattico. I Lords, per scongiurare la catastrofe si riuniscono alla ricerca di uno di loro e della Lens, una boccia in metallo, depositaria del segreto della creazione, e del dna, l’essenza stessa dell’esistenza del pianeta alla quale essa è abbinata.

William Shatner è Lord Oghma

Ma il Lord che governa la Terra, non vuole cedere al volere del Consiglio, e quindi nasconde la sua Lens, proprio sul nostro pianeta.
Inoltre, L’evoluzione dell’uomo non ha seguito, sulla Terra, il progetto stabilito, quindi la lotta diventa necessaria, anche perché la Lens ha in serbo tutta la storia umana, (quella vera?), quella che i potenti nascondono con tutte le forze al resto dell’umanità che, se venisse svelata causerebbe il collasso della nostra civiltà, ad iniziare dalle religioni e dalla cultura dominante.
La fantasia svela la realtà, si diceva all’inizio: non siamo d’accordo, la fantasia a volte, è fine a se stessa, ma siccome nel film c’è anche Mauro Biglino(2), che interpreta sè stesso, cercheremo di svelare quel quid in più usando il suo personale adagio: «Facciamo finta che…».
E allora, facciamo finta che le domande: «Da dove veniamo» e «dove stiamo andando», che la voce narrante recita all’inizio, non rimandino a Blade Runner (Ridley Scott, 1982). Poi: «È giunto il momento della grande rivelazione! (…) i Lord si riuniscano per prepararsi a un nuovo allineamento» (dei pianeti, l’azione parte dal 2012, nda), le galassie entreranno in una nuova era e che «questa è una storia vera»(3).
È mia opinione che la storia vera, è affare di pochissime persone, quelle che conosciamo sono teorie, solo che alcune vengono accettate come vere e le altre no.
È la stessa Eleonora Fani che sostiene: «Siamo abituati a farci raccontare tutto dalla televisione e dai media, a non porci tante domande, e noi invece cerchiamo di stuzzicare la curiosità e l’intuito delle persone e di risvegliare magari in qualcuno l’idea che forse tutto quello in cui abbiamo creduto fino ad ora forse non è proprio così»(4). Facciamo finta che, il disaccordo nel Concilio e la lotta tra gli Dei che ci hanno creato, non sia una storia antica e che non rievochi la creazione e al contrasto tra chi voleva eliminare l’umanità dopo averla creata e chi invece credeva in un suo riscatto che non c’è stato mai. Facciamo finta che le guerre non si fanno per motivi religiosi o economici, che l’aiuto di oggi non diventi la schiavitù di domani, anche se purtroppo così è stato, quando la paura di disperdersi per l’uomo, nel mondo, non divenne panico (dal film).
Non dirò del virus alieno, anche qui facciamo finta che non faccia parte anche della mitologia della serie cult degli anni ‘90: X-Files. Non dirò del re scorpione, protagonista in diversi film è che si fece strada agli inferi per recuperare la spada (questa, nel film viene appunto trovata in un cimitero), dopo aver evocato Seth, il Dio del Caos, anche se per molti è un termine spregiativo, ma è dal Caos che nasce l’armonia (dal film).
Per recuperare la LensLady Airre si avvale dell’aiuto di Sofy, e di nuovo facciamo finta che la ragazza non abbia capacità paranormali e che da bambina non sia stata rapita dagli alieni. Mentre Lord Kanaff, il responsabile del pianeta Terra, utilizza, Natan, figlio ibrido proprio di Lady Airre.
Da qui, senza voli pindarici, entriamo più nello specifico, per svelare i messaggi esoterici, nascosti, di cui la pellicola è piena. A iniziare proprio da Natan: il nome è presente in diverse lingue, ebraico compreso, è di fatto un nome biblico, citato varie volte nell’antico testamento, nome di un profeta, deriva dalla parola Nathanel, formata da Nathan “dono” e “El” Dio, quindi “dono di Dio”, di fatti egli è figlio della dea Airre. «Otto pianeti, otto sovrani, otto Lens! Le Lens posseggono un potere immenso».
Il numero 8 ha molti significati. Innanzitutto l’8 ruotato di 90°, rappresenta il simbolo dell’infinito; è il numero atomico dell’ossigeno, elemento importante per la vita sulla Terra e, dopo il declassamento di Plutone, 8 sono i pianeti principali; inoltre l’8 è universalmente considerato come il numero dell’equilibrio cosmico. Il suo segno zodiacale di riferimento, non a caso è lo Scorpione. La maggior parte delle strutture sacre, chiese e templi hanno pianta ottagonale, l’ottagono è il simbolo della Resurrezione(5). Rappresenta, infine la padronanza nel governare il potere sia materiale che spirituale.
Quale potrebbe essere, alla fine, la storia vera? Ormai è chiaro che la conoscenza nascosta è molto più consistente e stimolante rispetto a quella accademica istituzionale. Tenere l’umanità nell’ignoranza è il modo perfetto per esercitare il potere, diversamente si apprenderebbe che l’uomo è stato creato da una razza aliena, che il suo corpo, ma forse anche questo pianeta sono una sorta di prigione, e che la vera energia, lo spirito presente nel suo dna (dove si troverebbe la firma degli Dei, che dei non sono), sono talmente potenti che, se usati, come vuole l’esoterismo, potrebbero essere addirittura in grado di «spostare le galassie».

Note:
1.Il film è ispirato agli studi del prof. C. Malanga, dell’Università di Pisa, primo in Italia e fra i primi nel mondo a studiare, scientificamente, i rapimenti alieni con l’uso dell’ipnosi regressiva.
2.Mauro Biglino ha tradotto dall’ebraico biblico, 17 volumi per le Edizioni San Paolo. Basandosi sulla traduzione letterale, Biglino affronta la Bibbia da un lato attribuendole una natura di cronaca storica, dall’altro desumendone ipotesi inseribili nel filone della paleoastronautica e del creazionismo non religioso.
3.https://www.comingsoon.it/film/creators-the-past/58001/scheda
4.https://www.comingsoon.it/cinema/news/creators-the-past-i-segreti-del-colossal-fantasy-made-in-italy-svelati/n112194/
5.Nel film viene ipotizzato che Gesù sia di origine aliena.

Fonti:
https://www.fantascienza.com/26221/creators-the-past-debutta-oggi-il-colossal-fantascientifico-italiano
https://www.fantascienza.com/21967/creators-the-past-dall-italia-una-trilogia-di-fantascienza-con-shatner-e-depardieu
https://www.comingsoon.it/film/creators-the-past/58001/scheda/
https://www.mymovies.it/film/2020/creators-the-past/
https://maurobiglino.it/2020/10/finalmente-e-arrivato-creators-the-past-il-colossal-con-mauro-biglino/
http://www.levantenews.it/index.php/2020/10/02/sestri-creators-the-past-primo-kolossal-di-fantascienza-made-in-italy/
https://www.ilgiardinodegliilluminati.it/significato-dei-numeri/numero-otto/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/8_(numero)
https://www.tuscanypeople.com/simbolo-numero-8/
https://www.mitiemisteri.it/significato-dei-numeri-simbologia-del-numero/otto-8

sito ufficiale del film: https://creatorsmovie.it

credit
immagini tratte da:
https://www.mymovies.it/film/2020/creators-the-past/poster/0/
https://cinema.fanpage.it/creators-the-past-trama-trailer-e-curiosita-del-kolossal-fantasy-di-piergiuseppe-zaia/

Ufo e alieni: incontri fin troppo ravvicinati

16 ottobre 1957, Brasile, stato di Minas Gerais, città di São Francisco de Sales, Antonio Villas Boas, all’epoca aveva solo 23 anni ed era intento, con il suo trattore a lavorare nel campo di famiglia, all’improvviso il motore si spegne e un oggetto luminoso atterra quasi di fronte a lui. Antonio, impaurito fa per scappare, ma…
È in rete, disponibile sul canale YouTube, Frontiere Proibite, il nuovo episodio, al quale ho fatto da consulente, con brevi interventi, dal titolo: Ufo e alieni, incontri fin troppo ravvicinati. L’episodio, che dura poco più di 10 minuti, presentato dall’amico Roberto La Paglia, che ci narra di uno dei primi casi documentati di Incontri Ravvicinati del III tipo, Incontro Ravvicinato del IV tipo, noto come Abduction e, caso non unico, anche se raro, del V tipo.
Attenzione però attenti a non spaventarvi più di tanto, ma se ho stuzzicato, come spero, la vostra curiosità, questo è il link:

Buona visione

P.S.
Purtroppo per non incorrere nella censura effettuata da YouTube che recentemente ha rafforzato controlli e algoritmi i contenuti sono stati volutamente ammorbiditi.

Tenet…elo a mente!

Eh sì, non è il classico gioco di parole, ma in realtà manca poco. Finalmente è uscito al cinema il film di C. Nolan, più volte posticipato per l’emergenza Covid. Annunciato da una martellante campagna pubblicitaria, che aveva tenuto gli appassionati del cinema di Nolan sui carboni ardenti, dopo la visione, possiamo tranquillamente affermare che il film è si un kolossal (le riprese sono state effettuate in mezzo mondo grazie ad un più che adeguato budget), ma non un capolavoro. Quindi è comprensibile la delusione dei fans, ma anche di chi, come lo scrivente, ha apprezzato le precedenti opere del regista londinese. Il film, tecnicamente è impeccabile, ma questa è una consuetudine per Nolan, che preferisce ancora girare con pellicola analogica da 70mm, in formato Imax ed è restìo, per quanto è possibile, ad usare effetti speciali digitali (post produzione), in pratica l’aereo che si schianta contro un hangar all’aeroporto di Oslo è un vero aereo contro un vero hangar. Tenetelo a mente perché sono sicuro che il film farà ancora parlare di sè, a lungo, soprattutto per la spettacolarità delle scene e per aver introdotto nel cinema e quindi nel cinema di fantascienza (anche se non è considerato tale), il concetto di inversione del tempo (o inversione temporale). Trilogia di Batman (2005, 2008 e 2012), a parte -considero il secondo, Il cavaliere oscuro, uno dei migliori film sui supereroi, pur non ritenendo questo genere molto adatto alla versione in carne ed ossa (spettacolarità a parte) e The Prestige (2006), come l’esaltazione del gioco nella sua forma più adulta. Nolan sembra prediligere le storie che mettono in evidenza alcune caratteristiche, se non esigenze dell’animo umano e della sua mente, a cominciare proprio da Memento (2000); in Inception (2010) era il sogno, in Interstellar (2014) il viaggio, ai confini dell’universo e del viaggio dell’uomo dentro se stesso, infine con Tenet che, per dirla come il Protagonista (con la “P” maiuscola, perché l’attore John D. Washington, figlio della star Denzel, nel film non ha un nome, qui forse, Nolan, ha creduto che lo spettatore si potesse maggiormente immedesimare?), è un viaggio «Tra coscienze e realtà multiple». Oltre all’inversione temporale e ai viaggi nel tempo, diversi altri concetti vengono enunciati, dal Paradosso del nonno (se viaggio indietro nel tempo e uccido mio nonno io non nasco, ma se non nasco come posso tornare indietro?), all’Entropia; dalle teorie dei fisici R. Feynman e John Wheeler, alla «manovra a tenaglia temporale», fino alla fisica e alla Seconda legge della Termodinamica per la quale: «lentropia, o il disordine, di un sistema sottoposto a determinati processi non possa mai, in alcun caso, diminuire, ma solo aumentare o al limite rimanere la stessa»(1). Infine, di Ipocentri (il punto dove viene fatto esplodere nel terreno un ordigno nucleare), di Algoritmi, in questo caso un meccanismo formato da nove elementi che, se riuniti sono in grado appunto di invertire il tempo. Così ci possono essere persone invertite, la cui realtà è al contrario e oggetti invertiti, una pistola non spara il proiettile, ma questo esce dal buco del muro ed entra nell’arma. Quello che devono impedire i due protagonisti -l’altro è l’ex vampiro Robert Pattinson (il prossimo Batman), detto in parole povere, è qualcosa di più potente della terza guerra mondiale nucleare: se la materia della realtà invertita, l’”aldilà”, andasse in contatto con la materia ordinaria, le due si annienterebbero a vicenda provocando una reazione che distruggerebbe tutto, pianeta compreso. Ecco perché chi si sposta, attraversando i cosiddetti “tornelli”, da una realtà all’altra, indossa una tuta protettiva e si è costretti a respirare da una maschera d’ossigeno. Ora, il viaggio nel tempo è uno dei must della fantascienza, dal capostipite La macchina del tempo di H. G. Wells (romanzo del 1895) e della sua trasposizione cinematografica, da noi distribuita con il titolo: L’uomo che visse nel futuro (G. Pal, 1960), passando per la saga di Terminator, fino a Ritorno al futuro, dove nella seconda parte “Doc” Brown, spiega alla lavagna, a Marty il perché si sia formata una nuova linea temporale. L’inversione temporale, spero si sia capito, è tutt’altra cosa e, onestamente non ricordo romanzi o film che trattano l’argomento, argomento che, come detto, Nolan descrive magistralmente nelle immagini e nelle sequenze: l’auto che si capovolge al contrario, la nave e i gabbiani in volo che sembrano andare in retro marcia, la lunga sequenza finale -forse un po’ troppo lunga, della piccola guerra in cui le due squadre, quella “normale” è quella “invertita” che cammina anch’essa all’indietro, si battono per scongiurare il pericolo; le ricomposizioni degli edifici colpiti da esplosioni, e soprattutto il corpo a corpo che sembra ripreso al contrario, che anche sforzandosi, non si riuscirebbe a spiegare in dettaglio: assolutamente da vedere!
Per quanto riguarda invece gli oggetti impossibili, in grado di provocare disastri da fine del mondo, ci sono alcune corrispondenze: in Star Trek (il reboot del 2009, a firma di J. J. Abrams), compare la “materia rossa”, densa come il mercurio che, se messa a contatto con la materia ordinaria, può creare una “singolarità” cioè un buco nero in grado di risucchiare un intero pianeta.
Nel film Supernova (W. Hill, 1999), viene trovato un contenitore alieno contenente materia “a 9 dimensioni”, la fuoriuscita della quale provoca appunto l’esplosione del titolo, talmente potente da arrivare a distruggere parte dell’universo, Terra compresa. Infine in Timecop – Indagine dal futuro (P. Hyams, 1994), si vede cosa succede se la stessa materia, nella fattispecie il corpo del cattivo di turno, entra in contatto con il sè più giovane: la formazione di una sostanza gelatinosa, tipo blob, che unisce i due corpi fino alla liquefazione totale.
Ma, al contrario delle altre opere di Nolan, Tenet, ha due chiavi di lettura, la prima che abbiamo descritto, anche se si parla di concetti da laurea in fisica e, più prosaicamente di fantascienza, appartiene alla cultura accademica, quella che viene definita essoterica, insegnata in ogni grado scolastico, nel film qui descritto, come qualcuno avrà sicuramente capito, c’è una forte connotazione esoterica.
Tenet è il nome della fantomatica organizzazione cui appartiene il Protagonista, è un termine latino (in italiano è la terza persona singolare del verbo tenere, cioè “tiene”). Quello che molti non sanno è che questo termine è inserito, in posizione centrale nel cosiddetto “Quadrato del Sator” o quadrato magico. Come potete vedere dall’immagine a fianco il quadrato magico è formato da cinque parole, disposte su altrettante righe e colonne. È stato rinvenuto in molti siti archeologici in tutto il mondo e in diverse epoche, la più antica è stata rinvenuta in Italia a Pompei (citata nel film come Amalfi, una delle location), prima nella casa di Paquio Proculo e poi nella Palestra Grande, quindi ha minimo 2000 anni. La particolarità e anche la straordinarietà dell’iscrizione è che si può leggere oltre che normalmente da sinistra a destra e dall’alto in basso, anche viceversa, essendo una scritta palindroma «la parola che corre all’indietro»(2), quindi da destra verso sinistra e dal basso verso l’alto. Questo a rappresentare il tempo che nel film scorre in due direzioni. Molte sono le traduzioni che sono state proposte per la possibile traduzione, in pratica: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS, potrebbe significare: Il Seminatore Tiene in Ordine le Ruote del suo Carro, che però non aggiunge niente alla comprensione del film.

Il “Sator” nell’Abbazia di Trisulti, Collepardo (Fr)
photo by giuseppe nardoianni © 2011

Anche se Sator è il nome del villain, Arepo, l’unico termine dal significato oscuro, è il nome dell’artista incognito che dipinge il falso Goya e Rotas il nome della società che si occupa della sicurezza al Freeport di Oslo. Infine, anagrammando tutto il testo, si forma incredibilmente la frase Pater Noster con il resto delle lettere “A” e “O”, a definire l’Alfa e l’Omega, particolarità assegnata al Cristo, inizio e fine di tutte le cose; così le parole Opera Rotas, significherebbero: le “opere del creato”, che, nel film, potrebbero essere distrutte da Sator, che ha un complice nel futuro, se riuscisse nei suoi intenti apocalittici, come una sorta di Anticristo.
«Viviamo in un mondo crepuscolare» è la parola d’ordine, e questo è assolutamente vero, non per quanto riguarda la risposta: «niente più amici al tramonto»; il tramonto del nostro mondo, della nostra civiltà, la bomba non scoppia perché fin quando ci sarà l’amore di ogni madre (nel film, la moglie di Sator che va a prendere il loro figlio a scuola): «È quella la bomba che può cambiare il mondo».

 

Nota dell’Autore:
Dove non specificato le citazioni sono tratte dal film.

Fonti:
https://www.fantascienza.com/25393/tenet-il-primo-trailer-del-nuovo-film-di-christopher-nolan
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-ecco-cosa-succede-davvero-nel-primo-trailer-del-film-di-christopher/n98556/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-di-christopher-nolan-la-candida-ammissione-di-michael-caine/n103238/
https://www.fantascienza.com/25853/tenet-il-nuovo-trailer-del-film-di-christopher-nolan
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-parla-christopher-nolan-finalmente/n107162/
https://www.fantascienza.com/25938/tenet-christopher-nolan-e-il-cast-svelano-nuovi-dettagli-sul-film
https://www.mymovies.it/film/2020/tenet/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/sara-bello-tenet-non-ha-importanza-siamo-di-nuovo-al-cinema-e-lo-spettacolo/n110016/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-arrivano-le-prime-recensioni-straniere-ecco-i-pareri-sul-film-di/n109938/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-un-lungo-backstage-per-mostrare-le-spettacolari-riprese/n110094/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-christopher-nolan-e-la-fede-nella-pellicola-un-sogno-tra-70mm-e-imax/n110178/
https://www.comingsoon.it/film/tenet/56511/recensione/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-mania-cosa-fanno-i-fan-americani-e-non-per-vedere-il-film/n110142/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/tenet-spiegazione-e-guida-per-capire-il-complicato-film-di-christopher/n110249/
https://www.mymovies.it/film/2020/tenet/news/la-corsa-contro-il-tempo-di-nolan/
https://unoeditori.com/sator-arepo-e-quadrato-magico-le-misteriosecoincidenze/?ectid=223904&ectmode=campaign&ectttl=7
https://www.youtube.com/watch?v=2MwQrBgOLX8&feature=emb_rel_pause
https://www.fanpage.it/cultura/perche-per-capire-tenet-di-christopher-nolan-basta-andare-a-pompei/
https://www.lanuovabq.it/it/tenet-delude-del-quadrato-magico-ha-solo-il-nome
https://tech.everyeye.it/notizie/quadrato-magico-sator-citato-nolan-film-tenet-cos-e-465568.html
https://cinema.everyeye.it/articoli/speciale-tenet-cos-e-quadrato-magico-sator-48754.html
https://quantizzando.it/2020/08/31/la-fisica-di-tenet-e-i-viaggi-nel-tempo-senza-spoiler/
https://blog.screenweek.it/2020/08/tenet-le-reali-teorie-scientifiche-alla-base-del-film-748209.php/
https://www.ilpost.it/2020/09/01/tenet-spiegato-domande-risposte-teorie/

Anasazi: gli antichi stranieri

È da poco, disponibile in rete su Frontiere Proibite, il canale YouTube curato egregiamente dall’amico ricercatore Roberto La Paglia, la puntata dal titolo: Anasazi: gli antichi stranieri. Il mio modesto contributo è stato rivolto alla famosa serie cult X-Files, in particolare l’ultimo episodio della seconda stagione, proprio dal titolo: Anasazi, anche se in Italia è stato distribuito con il titolo Il file da non aprire. Da non aprire perchè sono tanti i misteri legati a questo popolo: un popolo senza nome e senza passato, reso ancora più misterioso dall’appellativo con il quale venne conosciuto in seguito, appunto gli antichi stranieri. Chi erano gli Anasazi? Quale antica conoscenza li lega ai Maya e quale arcano ricordo li riconduce alla Costellazione di Orione?

Questo il link:
https://www.youtube.com/watch?v=FNPvF_ODIgg

La creatura di Atlantide e… Darwin!

«Chi combatte i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E se guarderai a lungo nell’abisso, l’abisso guarderà dentro di te». Questa è la tagline (un’aforisma di F. Nietzsche) con il quale inizia il film Cold Skin -La creatura di Atlantide, diretto dal regista spagnolo Xavier Gens nel 2017 e andato in onda qualche sera fa sul quarto canale della Rai, disponibile sulla piattaforma digitale e in Home Video. Tratto dal romanzo di Albert Sánchez Piñol, La pell freda (2002), scrittore e antropologo spagnolo, mi è servito da spunto per scrivere il testo che segue.
Le considerazioni in esso contenute, sebbene trattasi di argomento ostico, se dovessero dimostrarsi in un futuro, più o meno lontano, veritiere, è possibile che potrebbero spingere le conoscenze umane proprio sull’orlo di un abisso. La teoria dell’evoluzione umana, infatti, è una sorta di diatriba, lungi ancora dall’essere accettata unanimamente da tutta la comunità scientifica, anche alla luce di ciò che i revisionisti, stanno scoprendo negli ultimi anni: «Darwin si è sbagliato», si legge su un vecchio libro, all’inizio del film.
Lo stesso Wallace, al quale viene riconosciuta la paternità, accanto a Darwin, della selezione naturale, ma deliberatamente mai menzionato, sostenne che «non ivi è la causa onnipotente, assolutamente bastevole, unica, dello sviluppo delle forme organiche»; poi continua: «un esame onesto e inflessibile delle forze della natura ci dice che ad un certo periodo della storia della Terra ci fu un atto di creazione, un dono alla Terra di qualcosa che prima non aveva posseduto, e da quel dono, il dono della vita…»(1).
Ma come si è giunti a concetti che possano far vacillare, la teoria dell’evoluzione della specie? Cosa non prese in esame, a suo tempo, Darwin?

Il Troodon a destra, a sinistra la teorica evoluzione

«Il paleontologo Dale Russell, suggerì nel 1982 un percorso evolutivo ipotetico che avrebbe potuto seguire il Troodon, un dinosauro bipede predatore, se non fosse completamente sparito nell’estinzione di massa del Cretaceo, 65 milioni di anni fa. L’idea venne accolta con scetticismo, anche se alcuni scienziati l’hanno ritenuta stimolante a livello congetturale»(2).
Nel film di Gens, le creature, che si trova ad affrontare il protagonista, hanno caratteristiche morfologiche intrinseche; se una o più colpiscono l’essere umano, sono considerate malformazioni, o almeno danno da pensare: vediamole in dettaglio.
Pterigio: la crescita di una sotto palpebra nell’occhio, come la membrana nittitante presente negli occhi degli anfibi e rettili, in particolare.
Cauda: un’escrescenza in zona lombare come una piccola coda (non tutti i primati hanno la coda, nda).
Microtia: quando il padiglione alla nascita si presenta malformato e/o di piccole dimensioni. Le cause sono dovute ad una trasmissione ereditaria e nei casi più complessi ad una mutazione genetica.

Ittiosi

Ittiosi: sono un’ampia ed eterogenea famiglia di disordini della cheratinizzazione che fanno apparire la pelle come fosse coperta da squame, screpolata ed inspessita (wikipedia).
Il cervello Rettiliano (tronco dell’encefalo), del quale la scienza non ha ancora ben definito il funzionamento, è il più antico, è la sede degli istinti primari, delle funzioni corporee, del territorio, della conquista e della difesa, dei comportamenti che riguardano l’accoppiamento.
I rettili, creature a sangue freddo, hanno solo questa parte.
La sindattilia: è un’anomalia congenita che consiste nella fusione di due o più dita delle mani o dei piedi, è detta anche mano a cucchiaio o piede palmato (più raro). Le cause di tale malformazione non sono del tutto conosciute, possono essere cause ereditarie, meccaniche, vascolari o cattive condizioni materne durante la gravidanza, intorno alla settimana settimana di gestazione la mano, inizialmente a forma di paletta, dà origine alle dita, se la separazione non avviene, la mano e/o il piede rimarranno palmati (wikipedia).
È possibile poi speculare su altri aspetti della questione, considerando ad esempio:
il DNA spazzatura: solo il 1,5% dei geni che costituiscono il patrimonio genetico sono stati codificati, cioè attivi, mentre il restante 98,5% non è stato codificato. Finora è stato reputato inutile e per questo definito “spazzatura”. Ultimamente sono stati analizzati i dati di mille genomi, scoprendo varianti genetiche (mutazioni) nella parte spazzatura.
Infine, non può mancare il Mito: gli uomini rettile o uomini serpente sono creature leggendarie menzionate nella mitologia e nel folklore di varie culture, aventi fattezze di un rettile umanoide (come il Troodon).
In epoca moderna sono presenti anche nella fantascienza, come nel film Il mostro della laguna nera (J. Arnold, 1954), nell’ufologia e nelle teorie del complotto. Nell’opera di Gens, alla creatura viene dato il nome di Aneris, che è solo la parola “sirena” scritta al contrario e «molte sono le testimonianze e i rapporti anche ufficiali (segreti) di strane creature, come le sirene, avvistate in tutto il mondo», come ho scritto qui. Inoltre la creatura sembra avere proprietà taumaturgiche come in La forma dell’acqua (G. Del Toro, 2017) e può accoppiarsi con l’uomo come in Splice (V. Natali, 2009).
«Ci sono verità che meritano la nostra attenzione e altre che meritano di essere ignorate». Io, logicamente non posseggo la verità, ma alla luce di quanto esposto nemmeno gli scienziati ce l’hanno perchè, in ultima analisi: «La genesi dell’uomo, le cronache delle prime civiltà, l’intera cronologia del pianeta devono essere riconsiderate sotto una nuova luce. E quella luce viene da mondi lontani»(3).
Quindi il dilemma è plausibile o quantomeno spiazzante: nell’evoluzione umana cosa c’entra la scimmia?

 

Note:
1. http://www.filosofiaescienza.it/wallace/
2. https://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_rettile
3. https://www.macrolibrarsi.it/libri/__lerrore_di_darwin.php

Le citazioni dove non specificato sono tratte dal film

Fonti:
https://www.studiopsicologiarubbini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&Itemid=145
https://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/15_aprile_04/nuova-luce-ruolo-dna-spazzatura-72ef7f9e-daaa-11e4-8d86-255e683820d9.shtml
https://www.ibs.it/errori-di-darwin-libro-jerry-a-fodor-massimo-piattelli-palmarini/e/9788807104572
http://www.filosofiaescienza.it/wallace/
https://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_rettile

Credit:
http://www.blueswan.it/?option=com_content&view=article&id=245
https://websky.pro/homo-saurus-59/
https://www.osservatoreitalia.eu/torino-bimbo-affetto-da-ittosi-arlecchino-abbandonato-in-ospedale-dai-genitori/

Luna severa maestra

È in rete, la puntata dal titolo Luna Severa Maestra che ho scritto in collaborazione con Dario Sanfilippo, curatore del canale youtube: Misteri Channel Show. La puntata risulta un po’ più lunga delle altre, in quanto il materiale a disposizione è molto vasto.
Inoltre facilmente, se non si è avvezzi, a certi argomenti, si rischia di perdersi nei meandri della rete e uscirne con le idee ancora più confuse. È chiaro che la verità, semmai esista, è di pochissimi eletti. Molti sosterranno che sono solo le solite teorie complottiste, ma a veder bene alcune di queste, se non tutte, sono confermate da foto e da documenti top secret. Buona visione.