Archives for : Sole

The Swarm -Il Quinto Giorno

Nel film La Guerra dei Mondi, l’originale (The War of the Worlds, B. Haskin, 1953), tratto dall’omonimo romanzo di H. G. Wells (1898), considerato il primo romanzo di fantascienza e dove si narra della prima invasione al nostro pianeta, la protagonista Ann Robinson (che apparirà insieme all’altro protagonista Gene Barry, in un cameo nel riuscito remake di Spielberg del 2005), all’affermazione del generale che, dopo l’attacco la Terra verrebbe distrutta dopo soli sei giorni, ella risponde con: «lo stesso tempo che ci è voluto per crearla…».Ovvio quindi fare riferimento alla Bibbia e, in particolare, alla Genesi(1) che nei primi versi spiega, quasi dettagliatamente il succedersi dei giorni -di seguito riportati in sintesi, e dell’opera di Dio. Primo Giorno: Dio crea il cielo e la Terra, poi la luce che chiamò giorno e le tenebre notte. Secondo Giorno: Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento (cielo). Terzo giorno: Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Poi fece crescere germogli, semi e alberi da frutto. Quarto Giorno: Dio fece le due fonti di luce, cioè il sole per il giorno e la luna per la notte e le stelle. Se il Sesto Giorno, è incentrato sulla creazione dell’uomo e sull’annosa questione dell’uso del plurale (“facciamo”) e il Settimo Giorno si riposò, cosa è successo nel Quinto Giorno?

Nel quinto giorno, oltre agli uccelli, Dio creò tutte le creature acquatiche, ma anche i mostri marini. Ecco quindi, il perché del titolo della serie tv The Swarm – Il Quinto Giorno, una produzione internazionale, che vede coinvolte diverse emittenti, tra cui anche Rai Fiction e dove nel cast l’attrice di spicco è Barbara Sukova che interpreta la prof.ssa K. Lehmann. La sceneggiatura invece è tratta dal romanzo di Franck Schätzing (Der Schwarm, 2005), gli autori si sono avvalsi della consulenza di due esperti, la prof.ssa A. Boetius ricercatrice polare e in acque profonde e del dott. J. Copley, professore di esplorazione oceanica presso l’Università di Southampton.

Le prime otto puntate (la prima stagione), sono dirette da: B. Eder, L. Watson e P. Stölzl, disponibili su Rai Play. Titolo affascinante, quindi, ma per capirne bene trama e contenuti, dobbiamo necessariamente partire da un personale assunto: Ci è stato fatto credere, per giustificare la “corsa allo spazio”, che ormai abbiamo esplorato tutto il pianeta Terra. [Corsa allo spazio, che per il momento, non è andata oltre qualche sporadico “allunaggio” sul nostro satellite e all’aver lanciato sonde verso gli altri pianeti, in particolare Marte, e che alcune di queste viaggiano da anni nell’abisso dell’ignoto]. Ma la verità è che, così come non conosciamo bene la faccia nascosta della Luna (dicono che sia poco interessante!), non conosciamo ancora “a fondo”, i due terzi de “l’altra faccia del pianeta Terra”: il Mare, appunto. Ed è proprio da lì, come avrete capito, che arriva la minaccia. Crisi ambientali a parte, in tutto il mondo iniziano ad evidenziarsi «strani fenomeni»(2). E se non si è preparati, gli attacchi sono a dir poco sorprendenti(3). Tutte le creature acquatiche, di colpo sembrano trasformarsi in vere e proprie armi: prima i cetacei (balene e orche, da non perdere il primo attacco di una Megattera), poi crostacei (astici e granchi), fino ai “vermi del ghiaccio” e ai mitili (vongole), addirittura evoluti in una nuova specie, portatori di in batterio che potrebbe rivelarsi pandemico. Quando la scienza si trova impreparata (per ovvi motivi, ma in questo caso propensa a nuove ipotesi), quando il divino non basta, se non a ricordare le famose “piaghe” bibliche, è proprio da un’astrofisica -questo il perché dell’assunto di cui sopra, che entra per caso nel discorso, ma poi si unirà al team di ricerca, che indica la possibilità di una terza via.

L’enigmatico simbolo dei nativi americani dal quale è tratta la parola “Y R R”

Un’intelligenza altra, ma per il momento non definita come aliena, al quale viene dato il nome di “YRR” (v. Foto), che potrebbe vivere nascosta negli abissi da centinaia di milioni di anni, fin dai tempi in cui c’era un solo continente (Pangea) e gli oceani erano una sola grande massa d’acqua, la “Panthalassa” (Paleozoico, 250 milioni di anni fa). Più o meno lo stesso concetto che è alla base del film Mission to Mars (B. De Palma, 2000), in quel caso si parlava di DNA alieno che, inviato sulla Terra, nella stessa Era, si sarebbe poi evoluto in DNA umano. Qui, si parla di organismi monocellulari che però hanno l’incredibile capacità di trasformarsi, combinandosi in un organismo, pluricellulare, complesso. Anche se quindi ne condividiamo il passato, dalle immagini si evince che la serie deve molto al cult di J. Cameron, The Abyss (1989), anche per la presenza della famosa onda. Nel film del regista di Terminator e Avatar, era un’intelligenza altamente evoluta, in possesso di una tecnologia che noi ancora oggi siamo ben lungi da realizzare. I ricercatori, in grado di dare una risposta, tra molte ipotesi, hanno diverse idee, ma lo stesso fine di trovare un modo per comunicare, un linguaggio idoneo: «un territorio ancora inesplorato», ma che la FS, ha ampiamente tracciato in diverse opere. L’Alterazione chimica-biologica, è un «qualcosa che ha trasformato i mari in un’arma contro di noi», ma se non c’è una spiegazione plausibile, bisogna necessariamente mettere in discussione le nostre conoscenze, al di là dei danni causati dalla componente antropica. Comunque una strada molto pericolosa, perché non riuscire a trovare la verità nella scienza come la comprendiamo, abbattere le fondamenta sulle quali poggia l’attuale paradigma, potrebbe scatenare un enorme sconvolgimento nella psiche umana. L’Ultimatum alla Terra è lanciato, non sappiamo quando verrà il giorno, a noi resta, per il momento, la possibilità di ammirare una serie che, con un rinnovato linguaggio cine-televisivo, un montaggio dinamico e un’ottima fotografia, si lascia vedere, dal primo all’ultimo degli episodi (volutamente senza titoli, se non la progressione numerica), però tutta di un fiato o se preferite… in apnea.

Note e fonti:

1. Genesi, Cap. 1, Vers. 1-31.

2. https://www.fantascienza.com/29482/il-quinto-giorno-arriva-sul-piccolo-schermo

3. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/The_Swarm_-_Il_quinto_giorno

Credits:

In foto elaborazione grafica di Giuseppe Nardoianni

Marte

È disponibile in rete, qui, la mia ultima intervista condotta dall’amico Roberto La Paglia, sul suo canale youtube Frontiere Proibite. Mai termine è stato più azzeccato di proibito, infatti oltre al famoso cult Forbidden Planet (Fred M. Wilcox, 1956), attualmente Marte, nel senso di frontiera è l’ultima, ma anche nuova frontiera spaziale; proibita perché dopo 44 missioni, miliardi di dollari spesi, non si è ancora riusciti a cavare il cosiddetto ragno dal buco, cioè la ricerca di vita aliena, passata o presente, almeno a livello batterico, sul quarto pianeta. Missioni, peraltro per i due terzi fallite, anche per errori banali, tipo l’equivalenze sbagliate, hanno portato finora, in via ufficiale, ad ammartare, soltanto, orbiter, lander, rover e addirittura droni, come per quanto riguarda la Perseverance, lì da poco. Un viaggio quindi tra scienza, fantascienza e cover up, sì perché secondo alcune fonti, chiaramente non confermate, l’uomo ha già messo piede, oltre che sul suolo lunare, anche su Marte, con il Progetto Pegasus, che schierava tra gli astronauti, i Dieci Titani,  anche, incredibilmente, il giovane, futuro presidente Barak Obama, grazie all’ausilio della flotta spaziale, tipo Star Trek, dal suggestivo nome di Solar Warden. Ultima annotazione, seconda ciliegina sulla torta (la prima la troverete nell’intervista) -vuoi vedere che la tanto strombazzata notizia, che notizia non sarebbe per gli addetti ai lavori, della scoperta di vita sul quarto pianeta dal sole, non serva ad altro se non a distrarre l’umanità da problemi molto più gravi e pressanti?..

Covid-19: Il domani tra di noi

Dopo sei articoli sui virus (più uno specifico sulla SARS), il primo pubblicato nel 2003 sulla rivista Stargate Magazine n°13 (titolo: Virus Versus), poi il secondo (Virus Versus 2: il possibile ritorno) sul sito DNA Magazine (non più presente in rete) e i restanti tutti su questo blog: il terzo Virus Versus 3: Ultimatum; il quarto: Doomsday, il quinto: World War e l’ultimo, il sesto con Countdown,  avendo esaurito quasi tutti i termini catastrofici, (manca solo Apocalipse) ho scelto, non a caso, un titolo non ad effetto, ma più significativo.
Certo avrei potuto far man bassa sui titoli di film di fantascienza, come ad esempio Virus Letale (W. Petersen, 1995) o 28 giorni dopo (D. Boyle, 2002), con la, mai citata abbastanza, frase: «La storia dell’uomo sulla Terra… l’umanità dura solo da pochi istanti, nell’arco di tempo terrestre, quindi se l’uomo scomparisse, tutto tornerebbe alla normalità». Oppure Contagion (S. Soderberg, 2011), considerato il più attendibile dal punto di vista scientifico perché lo stesso regista e lo sceneggiatore si sono avvalsi della collaborazione dei più famosi virologi per rendere la storia più credibile e plausibile(1).
Il titolo scelto, Il domani tra di noi, sebbene il film non sia di fantascienza (tit. orig. The Mountain between us), é allo stesso tempo evocativo, ma proiettato verso il futuro (il domani), inoltre dà un senso di speranza, nell’aspetto forse più importante e decisivo per la lotta alla pandemia: il tra di noi. Il film, per la regia di Hany Abu-Assad (2017), interpretato dalla titanica Kate Winslet, può essere usato come metafora per stigmatizzare il periodo che l’intera umanità sta vivendo.

un’intensa immagine dei due protagonisti di Il domani tra di noi

Dal trailer: «durante la tua esistenza, conoscerai persone che non incideranno sul corso delle cose, ma uno sconosciuto potrà cambiare la tua vita per sempre»(2).
In realtà le persone che invece hanno inciso e incidono sulla vita dei pazienti sono il personale infermieristico e dei medici -di fatti l’altro protagonista del film é un medico; ed é vero che uno sconosciuto può cambiare la vita di ognuno di noi per sempre: basta un semplice starnuto di un passante e il gioco é fatto.
Nel film i due protagonisti viaggiano su un piccolo aereo (la Winslet, copre il ruolo di una fotoreporter, professione cruciale per la diffusione delle notizie), che precipita sulle montagne del Colorado e capiscono che possono contare solo l’uno per l’altra, se vogliono salvarsi, scalare le montagne (la pandemia) e tornare alla civiltà, alla loro vita quotidiana. La tagline recita: «quando non ci sarà più speranza; non smetteranno di credere l’uno nell’altra», che é esattamente quello che siamo chiamati a fare, mai perdere la speranza nell’uno con l’altro. Di conseguenza la situazione che affrontano i due protagonisti, soli, su un territorio inospitale, fatto di montagne innevate, di freddo e natura selvaggia, rappresenta il confinamento; l’impossibilità di essere soccorsi, il distanziamento sociale, che é quasi un ossimoro, perché in realtà nasconde un ben altro significato, in quanto si dovrebbe parlare di distanziamento asociale, come detto é metafora di ciò che stiamo vivendo, e non crediate che abbiamo superato già le montagne e siamo in vista della meta.
Come dice, in un’intervista(3) il regista: «la capacità degli esseri umani, lo spirito degli esseri umani può fare molto, può (farti, nda) sopravvivere, essere in grado di amare, essere in grado di sacrificarsi, essere in grado di essere buono. Lo spirito che consente loro di diventare essere umani migliori… il rapporto tra loro e la natura, tra loro e la civiltà, quando tornano alla civiltà, cambia la loro prospettiva, su come si sentono, cosa pensano».
E allora sebbene sarebbe opportuno ripercorrere le varie fasi che hanno caratterizzato questo periodo critico, mi limiterò ad analizzare una frase, molto abusata e a volte usata a sproposito: la realtà supera sempre la fantasia. Non sono per niente d’accordo. Ecco perché: «La fantascienza non deve rassicurare, ma sconvolgere. Non deve raccontare il Paradiso che ci aspetta, ma tracciare le mappe dell’Inferno in cui viviamo»(4). Ebbene, non siamo neanche lontanamente vicini a ciò che descrive la Science Fiction.
Tutti i film (come pure i romanzi), illustrano un mondo post apocalittico, quando cioè l’uomo è giunto alla fine (o quasi), del suo percorso sulla Terra. Un mondo in cui la pandemia ha mietuto vittime in tutti i continenti e in gran numero, in altre parole: una ecatombe, con l’umanità ridotta ad un manipolo di uomini che vagano alla ricerca di cibo e un posto sicuro dove stare. Di conseguenza la potenza (leggi mortalità) di un virus a livello globale, descritto nella fantascienza, non ricalca ciò che sta succedendo, neanche con la febbre spagnola cento anni fa, ma mai abbassare la guardia, i nuovi focolai quello dicono in realtà, e quindi la situazione potrebbe peggiorare da qui a qualche mese e diventare davvero una vera pandemia.
Altrimenti perché mettere una data (l’anno), dopo il nome…
E allora dire che la fantasia, qui la fantascienza, é sempre superata dalla realtà è un errore grosso e grossolano, parafrasando almeno concettualmente, il grande scrittore Frank Herbert (autore di quell’immenso affresco FS che Dune) é soltanto una sorta di protezione del nostro cervello: «Un meccanismo protettivo che ci difende dai terrori del futuro»(5). Ma é fondamentale mettere a fuoco un altro aspetto, un particolare punto di vista che ci é utile in un contesto dove mancano elementi chiari e la verità è sempre lungi dal divenire.
«In un mondo con una forte pulsione immanentistica come quello attuale, la dimensione dell’Oltre diventa una risorsa rivoluzionaria e pericolosa per i materialismi di massa. Il cinema (come la fantascienza, nda) con la sua immediatezza, ha l’importante funzione di dare forma, ancorché semplificata, al bisogno intimo e verticale dell’uomo – oggi vietato, negato e represso – di oltrepassare la sua realtà, all’interno di un contesto di società e di pensiero che invece ci vuole totalmente immersi in una realtà orizzontale, dominata dalla dialettica servo-padrone e dalla centralità di ruolo del denaro (omissis). Solo il matto, solo l’alienato, solo l’escluso dalla rigida logica positivistica (omissis) saprà cioé guardare (omissis) e scorgervi i riflessi di una Bellezza che non è di questo mondo»(6).
Ecco che, il presidente USA D. Trump, prima snobba l’avvertimento dei servizi segreti sul reale pericolo del virus, poi accusa la Cina, infine dichiara, in pieno lockdown, che l’economia poteva ripartire anche a costo di un numero accettabile di vite umane…
Inutile affermare che se si arriva a questo c’è veramente qualcosa che non va, il virus ha messo a nudo tutte le falle del sistema: la legge del profitto a tutti i costi, é ben radicata nella cultura occidentale, perché ha radici molto profonde.
La mondializzazione, termine caro a Bill Clinton di «processi egemonici adeguati nell’ambito della società internazionale…», senza peraltro dimenticare il «peso delle nuove tecnologie… della vulnerabilità e della sicurezza… delle strategie dell’informazione, indissolubili dalle questioni spaziali», fino al controllo della natura, serve, in pratica, per avere «everything under control»(7).
Come scrissi nell’articolo Shaping The World (pubblicato sul sito Oltrenews, non più presente in rete, che é anche il titolo del paragrafo del libro di cui alle citazioni precedenti), scenari quasi da fantascienza, dove nulla può essere dato per scontato. Ma dobbiamo andare ancora un po’ indietro nel tempo: il Presidente Eisenhower con un “Executive Order” segreto (1957), ordinò di esaminare tali scenari e il gruppo di studio, la Jason Society, «elaborò tre proposte chiamate Alternativa 1, 2 e 3».
Per chi volesse sapere a cosa si riferiscono le Alternative 2 e 3, può leggere qui l’articolo, quella che ci interessa, nel contesto, che stiamo sviscerando é l’Alternativa 1: oltre all’uso di dispositivi nucleari da far esplodere nella Stratosfera, in modo che l’inquinamento potesse uscire dalle buche così create(!), ipotesi scartata per i cosiddetti danni collaterali che tale azione avrebbe prodotto. L’Alternativa prevedeva una drastica riduzione della popolazione mondiale provocando una guerra, una finta calamità naturale (come la caduta di un asteroide) o più propriamente, lo sdoganamento di un virus pandemico, questo sempre per limitare i danni e assicurare ai pochi rimasti post-calamità una decente qualità della vita!
Inoltre, «Il 24 aprile 1974, venne pubblicato, con la firma di Henry Kissinger, il “National Security Study Memorandum 200″, che venne indirizzato, tra l’altro, al presidente americano Gerald Ford, ai Ministeri della Difesa, dell’Agricoltura, al Direttore della CIA e agli amministratori della AID (Agency for International Development). Il “Memorandum” è (omissis) uno studio sull’impatto della crescita della popolazione mondiale sugli interessi strategici esteri americani…»(8).
Poco prima che il virus si espandesse, il 18 ottobre 2019, a New York, il Johns Hopkins Center for Health Security” in collaborazione con il World Economic Forum” e la “Fondazione Bill & Melissa Gates” hanno ospitato l’Event 201: «una simulazione di pandemia globale (omissis) e aveva lo scopo di gestire e ridurre le conseguenze economiche e sociali su larga scala di un’eventuale epidemia virale»(9).
La coalizione conosciuta come Big Pharma, sta lavorando alacremente per trovare una cura, ma nel film Virus Letale (citato all’inizio), i militari vogliono bombardare la cittadina da loro assediata, per preservare la loro potente arma batteriologica.
Mentre ne La città verrà distrutta all’alba (B. Eisner, 2010), remake del capolavoro di G. A. Romero (1973), dopo l’occupazione, le recinzioni, le gabbie per i positivi, il coprifuoco e le fosse comuni, la bomba cade sul piccolo centro distruggendo tutto perché… é più sicuro così!
Breaking News: proprio mentre posto l’articolo, leggo una nota dell’Agenzia Ansa, in Israele per arginare i contagi è sceso in campo l’esercito perché il Ministero della Sanità ha fallito!
Tornando all’Event 201 (nell’articolo citato alla nota 9), l’autore, così continua: «Dietro questo movimento ci sarebbe la “Moderna Inc.” una corporation nata a Cambridge nel 2010, che collabora con multinazionali del calibro di Astrazeneca e Merck, con la Fondazione Bill & Melissa Gates e con il Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) cioè con l’Agenzia del Dipartimento della Difesa americano che si occupa di ricerche militari…». E dov’è che gli interessi americani impattano sulla crescita della popolazione mondiale se non in Cina? Il laboratorio di Wuhan, inaugurato nel 2017, ha un livello di biosicurezza BSL-4, che é il più alto, lo scopo dichiarato é quello di combattere le più serie minacce biologiche sul pianeta, quindi é perlomeno plausibile che l’nCov-2019, possa essere uscito da lí…(10).
Nel film The Constant Gardener – La Cospirazione  (F. Meirelles, 2005), lo slogan della multinazionale farmaceutica é: «the world is our clinic»; o altrimenti: una persona sana é un malato che non sa ancora di esserlo! Quindi come si può notare ci sono diverse riflessioni da fare e siccome sto trattando di Science Fiction per realizzare un post che andrà su un blog dove la fantascienza é uno dei motori trainanti, non posso esimermi dal fare riferimento alle “questioni spaziali”, precedentemente menzionate.
Nel romanzo Andromeda scritto dal grande Michael Crichton nel 1969, l’autore ipotizza che il virus provenga dallo spazio: un satellite cade nei pressi di una cittadina falciando all’istante tutta la popolazione, tranne due superstiti.
«Ma quello più terrificante relativamente a questo genere di letteratura, è quello scritto dal Global Preparedness Monitoring Board (GPMB), una commissione indipendente di quindici esperti internazionali convocata da OMS e Banca Mondiale. Secondo questi esperti, uno scenario possibile è la comparsa di un virus, di origine sconosciuta, in grado di propagarsi per tutto il mondo per via aerea, che nel giro di 36 ore potrebbe uccidere circa 80 milioni di persone (omissis). Le conseguenze di una tale catastrofe, ci raccontano gli esperti del GPMB, si sentirebbero anche in economia, con il calo del PIL globale, che porterebbe altre morti, forse a milioni»(11).

una flotta di Ufo, avvistata dalla ISS?

Ricordate la questione dei “buchi” nella Stratosfera?
Nei mesi scorsi é stata pubblicata la notizia che causa un “disturbo” nella magnetosfera, siamo stati esposti alle pericolose radiazioni spaziali. La NASA subito si è affrettata a chiarire che é tutta opera del Sole, anche se questo è nel suo periodo minimo di attività.
Un’altra teoria, forse più probabile è che tale apertura é stata creata da un “oggetto” o da una serie di “oggetti”.
Poi sembra che, in piena pandemia, oggetti volanti sono stati avvistati a flotte, come si vede dall’immagine a lato, alcuni sostengono che ci sia anche un filmato dalla Stazione Spaziale internazionale. Solo una coincidenza?(12).
Durante tutta la nostra storia, nei momenti cruciali dell’umanità spesso si sono avuti avvistamenti, il cui ricordo é stato immortalato in numerose opere d’arte, nella fattispecie, diversi quadri.
Siamo in una fase delicata della vita dell’uomo sulla Terra, e questo purtroppo non viene evidenziato abbastanza, a tutto vantaggio degli stolti che prendono sotto gamba qualsiasi avvertimento, non solo ma sarà «il ritorno alla quotidianità il vero banco di prova della propria capacità di adattamento»(13).
Tutto questo però «non fa altro che ricordare all’uomo, l’implacabilità di Madre Natura»(14), o di Gaia, per chi, come lo scrivente, crede che il pianeta Terra, sia in realtà un essere vivente. Un essere vivente a tutti gli effetti che soffre per colpa di quella balla spaziale, o se preferite di quella sporca bugia, di quella strana invenzione che la scienza chiama homo sapiens.

Note:

1.Cfr.https://www.comingsoon.it/cinema/news/contagion-perche-e-il-film-piu-accurato-scientificamente-di-tutti-quelli/n104624/
2.https://www.comingsoon.it/streaming/news/il-domani-tra-di-noi-i-dispersi-kate-winslet-e-idris-elba-in-streaming-su/n105626/
3.https://www.comingsoon.it/film/il-domani-tra-di-noi/53724/video/?vid=27777
4.Meredith Burton, in Ken Parker Magazine, pag. 4, Bonelli Editore, 1995.
5.Frank Herbert, dalla Raccolta dei detti di Muad’Dib, della Principessa Irulan, p. 299, Nord).
6.https://www.filmtv.it/playlist/715856/i-piu-bei-film-metafisici/#rfr:none
7.Jean-Michel Valantin, Hollywood, il Pentagono e Washington, Fazi Editore.
8.Summary of National Security Study Memorandum 200. Memorandum 200: il genocidio diventa politica estera americana, tratto dal libro di Franco Adessa, «ONU: gioco al massacro». In http://www.disinformazione.it/memorandum200.htm.
9.https://disinformazione.it/2020/01/26/lesercitazione-event-201-e-il-virus-cinese-uscito-da-un-laboratorio-militare/
10.idem
11.https://www.fantascienza.com/25481/wuhan-e-il-romanzo-della-pandemia-globale
12.https://www.segnidalcielo.it/incredibile-aumento-degli-avvistamenti-ufo-durante-la-pandemia/
13.https://www.mymovies.it/film/2017/themountainbetweenus/
14. idem

Credit
Immagini tratte da:
www.comingsoon.it
www.mymovies.it
www.disinformazione.it
www.segnidalcielo.it

Downsizing: vivere alla grande?

«La popolazione mondiale non può crescere illimitatamente perché le risorse del nostro pianeta sono limitate»(1). Fu Thomas R. Malthus, economista inglese,  alla fine del 18° secolo, definito il “lugubre parroco”, a sostenerlo. Ed è più o meno questo il succo del discorso di apertura, tutt’altro che lugubre, dello scienziato in Downsizing, diretto da Alexander Payne. Per sopperire alla crisi del pianeta uno scienziato norvegese, attraverso un procedimento di miniaturizzazione cellulare, riesce a rimpicciolire l’essere umano fino ad un’altezza (si fa per dire) di circa 12 cm! Di modo che, per quanto riguarda i rifiuti, un mezzo sacchetto di spazzatura «contiene tutti i rifiuti prodotti da 36 persone nel corso di quattro anni!». Apoteosi. «Una cosa pazzesca!», esclama il protagonista Paul Safranek, un uomo qualunque, interpretato da Matt Damon, che affascinato dalla possibilità di “vivere alla grande” (un centinaio di migliaia di dollari, valgono milioni, viste le dimensioni ridotte), decide di sottoporsi, insieme alla moglie (che rifiuta all’ultimo istante), al procedimento irreversibile per andare poi a vivere a LeisureLand, la terra del tempo libero: una mini città coperta da una cupola. L’idea del ridimensionamento del film, scritto a quattro mani dallo stesso regista e da Jim Taylor, non è del tutto originale: in letteratura fu Kurt Vonnegut a parlarne nel suo romanzo Comica Finale (1976); al cinema ricordiamo tra gli altri il bellissimo Radiazioni BX Distruzione uomo, tratto da un romanzo di R. Matheson e diretto dal grande Jack Arnold nel 1957, e il divertente Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (J. Johnston, 1989), dove un piccolo gruppo di adolescenti, rimpiccioliti dal padre scienziato, si ritrovano catapultati nel giardino di casa che, date le loro dimensioni ridotte, diventa una vera giungla dove tutto è un potenziale pericolo, persino gli insetti. Ed ecco il perché della cupola a protezione della città in miniatura che ricorda la Pleasantville  di Gary Ross (1998), bianco/nero a parte, la perfezione è solo apparenza perché, il protagonista dopo aver conosciuto Ngoc Lan Tran (l’attrice Chau Hong), dissidente vietnamita che ha perso una gamba partecipando ad un’azione terroristica, altro contro concettuale, con i terroristi nascosti in una scatola per la tv, appena fuori dalla cupola, quindi a cielo aperto, scopre la periferia della città oltremodo identica a quella di ogni altra città maxi. Un coacervo di persone che, al solito, lotta ogni giorno per sopravvivere. Nulla è cambiato.

una scena del film

Per tanto è possibile dividere l’opera di Payne in tre fasi distinte, la prima fantascientifica, con verosimili effetti speciali, dove se da un lato non mancano le dichiarazioni entusiastiche di chi crede che il ridimensionamento sia l’unica soluzione per tutti i mali che affliggono il pianeta, da un lato c’è chi si chiede se i “Mini” dovrebbero avere gli stessi diritti dei “Maxi”, viste le diverse dimensioni, voto incluso. «Possono rimpicciolire le persone, possono andare su Marte, ma non possono curare la mia fibromialgia!», sentenzia la mamma di Paul, quindi il tutto è solo un modo «per fare soldi», replica l’amico. Curiosa la scena dove i piccoli corpi, poggiati sull’enorme letto, vengono raccolti, delicatamente, con una sorta di paletta… Verrebbe da chiedersi, se ci fosse un pazzo, quanto tempo impiegherebbe ad usare quella paletta in modo diverso…
La seconda, forse un po’ lunga, risulta propedeutica per la terza parte, dove il film sembra completamente virare su concetti tutt’altro che fantascientifici che, come un prestabilito colpo di scena, non sembravano essere nelle corde della pellicola stessa: l’estinzione della specie umana.
Quando il protagonista va in Norvegia, ospite della colonia primaria, scopre che la notizia, apparentemente insignificante di una fuoriuscita di gas metano in Antartide(!), non contenuta, porterà all’estinzione dell’uomo sulla Terra entro una o al massimo due generazioni. Suggestiva la scena del saluto all’ultimo tramonto, quando il sole scompare alla vista di quanti hanno deciso di rinchiudersi in un rifugio che li potrà ospitare per qualche migliaio d’anni. Alla fine qual è la morale? La morale è che sì, l’uomo si dovrebbe ridimensionare, ma certo non in altezza, così l’umanità tornerebbe più sostenibile per la Terra che non sarebbe più un Paradiso Amaro(2).

Note:
1. I. Robertson, Sociologia, Bologna, Zanichelli, 1988.
2. di A. Payne, 2011, Premio Oscar miglior sceneggiatura non originale (2012).

Fonti:
http://www.mymovies.it/film/2017/downsizing/
http://www.mymovies.it/film/imperdibili/2018/
https://www.mymovies.it/film/2017/downsizing/news/tutte-le-dimensioni-del-cinema/
http://www.mymovies.it/film/2017/downsizing/rassegnastampa/776105/
http://www.fantascienza.com/23255/downsizing-vivere-alla-grande-nelle-sale

Credit: foto tratte da www.mymovies.it

Killshot: colpo mortale

federalregister-govNota del redattore (ndr): mentre il mondo è impegnato a guardare all’America per via delle ultime elezioni presidenziali, i ricercatori di frontiera, sebbene molto interessati alla cosa, non dimenticano di seguire ciò che realmente accade o stia per accadere nel mondo. Notizie e fatti che logicamente sono sconosciuti ai più perché non presi in considerazione, volutamente o meno, dai media tradizionali, come detto, in altre faccende affaccendati. Alcuni giorni fa (prima delle elezioni di cui sopra), ho ricevuto dall’amico Luca Scantamburlo, ricercatore serio e molto preparato, una mail che definire scottante, è poco. Lo stesso autore, al quale vanno i miei più sinceri ringraziamenti, mi ha confidato che la stessa mail è stata spedita solo ad un piccolo gruppo di amici ricercatori. Io, invece, dopo aver avuto il permesso dallo stesso Scantamburlo (che mi ha promesso che si farà sentire a breve sul suo blog), ho deciso di pubblicarla, aggiungendo dove, secondo me andava fatto, delle note. Di seguito la mail:

per conoscenza a tutti i miei amici/conoscenti interessati alle questioni spaziali/minacce di eventi avversi, ed alle ricerche di frontiera

da LUCA SCANTAMBURLO

BUONGIORNO A TUTTI VOI

l’Ordine Esecutivo nr. 13744 del 13 Ottobre 2016, emanato dalla Casa Bianca e firmato dal Presidente USA di cui parla l’ex Maggiore Ed Dames, ex ufficiale d’intelligence della Difesa americana, è reale. Non sono frottole né burle. Ve lo allego alla presente email, in file pdf. L’ho cercato e scaricato da un sito ufficiale federale, governativo dunque, USA.
Coordinating Efforts To Prepare the Nation for Space Weather Events (Coordinare gli sforzi per preparare la nazione per gli Eventi di Meteorologia Spaziale, ndr)
Eccovi il link ufficiale da cui scaricarlo:
https://www.federalregister.gov/documents/2016/10/18/2016-25290/coordinating-efforts-to-prepare-the-nation-for-space-weather-events

Si tratta in buona sostanza soprattutto della minaccia degli eventi avversi meteo di origine spaziale, da me già ampiamente dibattuta nei miei ultimi libri e post sul mio sito e blog Apocalisse dallo Spazio, (link, ndr) in particolare delle conseguenze di tempeste solari (solar flares/CME), nota 1, ndr, sulle infrastrutture e reti elettriche e di telecomunicazioni terrestri… disturbi geomagnetici e connessi blackout, e delle contromisure che in USA i Ministeri stanno prendendo per prepararsi, al peggio, per la previsione in anticipo degli stessi eventi avversi, e per sensibilizzare la comunità scientifica e l’opinione pubblica, e i dipendenti federali, e mettere a loro disposizione i dati satellitari di monitoraggio in tempo reale. Per prevedere tali eventi con un certo anticipo, e per mitigare le serie conseguenze sulle infrastrutture, sulla vita sociale, ed i danni economici correlati.
Vi allego qui di seguito le informazioni di commento dell’ex Maggiore Ed Dames.
Vi cito un breve estratto, dalla sezione 7 del documento:

(b) “Space weather” means variations in the space environment between the Sun and Earth (and throughout the solar system) that can affect technologies in space and on Earth. The primary types of space weather events are solar flares, solar energetic particles, and geomagnetic disturbances.
(c) “Solar flare” means a brief eruption of intense energy on or near the Sun’s surface that is typically associated with sunspots.
(d) “Solar energetic particles” means ions and electrons ejected from the Sun that are typically associated with solar eruptions.
(e) “Geomagnetic disturbance” means a temporary disturbance of Earth’s magnetic field resulting from solar activity (2, ndr).

Ed Dames – da diversi anni – chiama questa reale minaccia proveniente dall’attività solare e diretta verso la Terra, con l’espressione KILLSHOT.
Egli afferma, sulla base dei suoi studi di remote viewing (3, ndr), che non si tratta di se, ma solo di quando essa investirà la Terra.
Informatevi. Verificate alla fonte. Riflettete. Ponderate.
Non facciamoci cogliere impreparati, in caso di eventi naturali nefasti su scala globale…
Vi ho scritto privatamente per sensibilizzare Voi ed i Vostri cari.
Attenzione, in tutto questo si inserisce anche la situazione geopolitica internazionale, la quale come sapete tutti è incandescente.
Mesi fa andai con amici ad assistere come uditore/spettatore ad un convegno in Friuli, a Buja, in cui relazionò Giulietto Chiesa.
Corriamo tutti un grande pericolo, e la gente non si rende conto, ha sentenziato Chiesa.
Le continue manipolazioni della informazione, e le provocazioni contro la Russia, le false accuse contro il regime Siriano, sono sotto gli occhi di tutti, commento anche io. Per non parlare delle tensioni a seguito degli attentati terroristici, e delle luci ed ombre che li circondano. Più ombre che luci. Preghiamo…
E  speriamo che chiunque vinca le elezioni presidenziali USA, sia un candidato che voglia riprendere a tessere amichevoli relazioni internazionali con la Russia…
e portarle su binari di distensione… e non di attrito e di provocazione continua.
Siamo ad un passo dall’Apocalisse….

Un caro saluto a tutti
LUCA SCANTAMBURLO

Note alla mail:
1. solar flares, ovvero “brillamenti solari”. CME, acronimo di coronal mass ejection, è una espulsione di materiale dalla corona solare, osservata con un coronografo in luce bianca. (Wikipedia)
2. traduzione del redattore con l’ausilio del Traduttore di Google:
(b) ”Meteorologia spaziale” significa che le variazioni dell’ambiente spazio tra il Sole e la Terra (e in tutto il sistema solare) possono influenzare tecnologie nello spazio e sulla Terra. I principali tipi di eventi meteorologici spaziali sono eruzioni solari, particelle energetiche solari e disturbi geomagnetici.
(c) ”Brillamento solare” significa una breve eruzione di energia intensa sopra o vicino alla superficie del Sole che è tipicamente associato con le macchie solari.
(d) ”Particelle energetiche solari” significa ioni ed elettroni emessi dal Sole che sono tipicamente associati con eruzioni solari.
(e) ”Disturbo geomagnetico” si intende un disturbo temporaneo della Terra e del campo magnetico risultante da attività solare.
3. «remote viewing o visione remota (o anche visione a distanza, ndr), è la capacità di una persona di “vedere” o raccogliere informazioni su un oggetto, un luogo o una persona distanti nel tempo e nello spazio. Il visualizzatore remoto, remote viewer, può quindi fornire indicazioni dettagliate su un obbiettivo che si trova nel presente, ma anche nel passato o nel futuro e, potenzialmente, in qualsiasi punto dell’Universo».
http://riccamente.blogspot.com/2012/08/visione-remota-vedere-nel-futuro-o.html).

Conclusioni:
C’è poco altro da aggiungere. Certo i dubbi sono legittimi, ma non lo scetticismo che non è una posizione scientifica, è solo mancanza di conoscenza e di arrivare alle fonti giuste. In questo post, ci metto la mano sul fuoco, le relative fonti sia da parte di Scantamburlo (e in parte dal redattore), sono state tutte verificate e controllate e se qualcuno ha ancora forti dubbi, leggete ciò che segue.
Nel 1988, Katharine Graham del Post fece questa dichiarazione: «Viviamo in un mondo sporco e pericoloso. Ci sono certe cose che il pubblico non necessita di conoscere e non dovrebbe conoscere. Io credo che la democrazia fiorisca quando il governo può prendere decisioni legittime per mantenere i suoi segreti e quando la stampa può decidere se pubblicare quello che sa». http://www.altrogiornale.org/paradigm-research-group-aggiornamento-del-26-agosto-2016/
Trump ha già  partecipato con il Presidente Obama, in attesa dell’investitura ufficiale ed il cambio alla Casa Bianca, del gennaio 2017, ai briefing dell’Intellingence; ovviamente è stato messo a conoscenza degli Ordini Esecutivi e delle attuali minacce geopolitiche, spaziali e geo-climatiche (Luca Scantamburlo).
In una nota, il Cremlino riporta: «Putin ha espresso la speranza di un lavoro congiunto per far uscire le relazioni russo-americane dalla crisi, per affrontare le questioni internazionali pressanti e cercare risposte efficaci alle sfide relative alla sicurezza globale». http://www.repubblica.it/speciali/esteri/presidenziali-usa2016/2016/11/09/news/elezioni_usa_commenti-151648357/

Photo credits: federalregister.gov (home page)

Il Medio Evo prossimo venturo

«Sapevo che sarebbe successo. Questo o qualcosa di simile. C’erano stati segnali. Sì, tutti pensavano che fossero sciocchezze…».
Questa citazione è tratta da uno degli asciutti dialoghi del film The Road diretto da John Hillcoat nel 2009, a sua volta tratto dal romanzo omonimo di Cormac McCarthy (2006), vincitore del Premio Pulitzer l’anno successivo. Nel film non è specificato il cataclisma che ha spazzato via quasi l’intera umanità, ridotta ormai ad un numero irrisorio di individui che vagano sulla superficie di un pianeta ormai morto. Nessun animale, nessun filo d’erba, con gli alberi, sinistri scheletri, che cadono con un tonfo sordo.
Cataclisma naturale, o antropico, oppure un mix di entrambi? Non lo sappiamo e non ha importanza e, anche se in un certo senso in alcuni post precedenti se ne era già parlato, alcuni fatti stanno attirando l’attenzione generale, tenuto conto che da qualche tempo, aspettavo lo spunto per ritornare sull’argomento.
Navigando in rete ci sono moltissime risorse, notizie e siti, lontani anni luce dall’informazione mainstream, che trattano questi argomenti, però sono pochi quelli che attuano una sorta di crossover, riuscendo ad unire fatti con un contenuto diverso, ma che alla fine portano tutte ad una ben precisa sensazione: quella che qualcosa di grosso si stia preparando.
Fenomeni globali che comprendono clima, vulcani, terremoti, sinkhole, sinistri suoni e boati su tutta la Terra, la minaccia del Sole (ultima CME il 2 agosto), di virus letali, eventi estremi ma, eventi anche di tutt’altro genere, come ad esempio l’acutizzarsi della crisi sociale dovuta principalmente all’aspetto economico, l’acuirsi di conflitti in tutto il mondo come le ostilità in Ucraina, la sempre più zona calda in Medio Oriente con le guerre in Siria, Iraq (False Flag studiate a tavolino?) e l’eterno scontro a Gaza dove continua la strage di innocenti, tutte prove per il NWO che ormai sembra essere proprio dietro l’angolo. Con Mario Draghi che sentenzia: «I governi cedano la sovranità», una frase proprio in stile Nuovo Ordine Mondiale.
Ed è proprio da quello che sembra il braccio secolare del NWO che arrivano le prime avvisaglie: «Vogliono farci tornare al Medio Evo», è ciò che si legge nell’articolo a firma di Enrico Franceschini, ed è quanto emerge dall’ultima riunione dell’ormai famigerato gruppo Bilderberg. Nei tre giorni d’incontro avvenuto ultimamente alle porte di Londra i membri del club più esclusivo del mondo hanno stabilito la propria agenda che con procedimento a cascata si ripercuoterà inevitabilmente su tutti i governi del globo.
Di riflesso, potremmo essere la prima specie intelligente a causare la distruzione totale del proprio habitat, volenti o meno presto dovremo confrontarci con le nostre più grandi paure e se continueremo a sfruttare in maniera quasi ossessiva l’ambiente circostante, la situazione non può che peggiorare a vista d’occhio: quale sarà il destino del pianeta Terra?
Thomas Malthus (1766-1834), economista e demografo inglese già in tempi non sospetti, due secoli fa, disse che: «la popolazione mondiale non può crescere illimitatamente perché le risorse del nostro pianeta sono limitate»(1), tanto da meritarsi l’appellativo di “lugubre parroco”, ma non è lugubre, anzi, il dato di fatto che il 19 agosto è stato il giorno dell’Overshoot Day, cioè «abbiamo prelevato più di quanto avevamo a disposizione fino a dicembre».
Dal 2000, secondo i calcoli del Global Footprint Network, il prelievo, se così si può dire, è drasticamente aumentato e di conseguenza, l’Earth Overshoot Day si é spostato da inizio ottobre nel 2000 al 19 agosto di quest’anno(2).
Nel 1964, l’astronomo russo Nikolai Kardashev, propose una sua interessante tabella: in base alla quantità di energia che ogni civiltà potrebbe disporre, ci sono tre diversi tipi di civiltà tecnologicamente avanzate nell’universo. Quella che ci interessa in questo caso è la Civiltà di “Tipo I”, cioè una civiltà in grado di utilizzare (in modo indolore, aggiungo io), tutta l’energia disponibile sul proprio pianeta (nel nostro caso, la Terra). Ma dove si colloca, in questo caso, la nostra civiltà? Ebbene, secondo Kardashev, per ora, la nostra civiltà è, per usare un termine sportivo, ancora inchiodata al palo, cioè è di “Tipo 0”.
Per la verità, sempre secondo Kardashev siamo al punto 0,72, una civiltà basata sull’economia di mercato; ma, secondo me, siamo ancora più indietro, al punto 0,4: una civiltà in cui le classi inferiori producono i beni per le classi superiori che si dedicano solo al consumo di questi: il Medio Evo, appunto.
Quindi a che cosa dobbiamo prepararci? A tutto, in precedenza abbiamo accennato al clima, ormai definitivamente messo sotto controllo intelligente tanto da permettere di causare disastri controllati in aree ben delimitate (guerre climatiche). Lo sdoganamento di virus più o meno letali: Aids, Ebola come detto, virus creato per testare nuovi farmaci, sperimentato e raffinato dai militari, per ottenere così una potente arma biologica, e ancora Dengue, morbo di Marburg e l’ultimo arrivato, dal nome quasi impronunciabile: il virus Chikungunya.
E per finire la costante minaccia del Sole con le sue devastanti Espulsioni di Massa Coronale che se investissero direttamente il nostro pianeta con un’onda elettromagnetica, tutta la tecnologia e le strumentazioni elettroniche sarebbero bruciate all’istante. Impossibile? È già successo, nel 1859, fenomeno conosciuto come “evento Carrington”, dal nome dello scienziato che si accorse dell’accaduto.
Di colpo la nostra fragile, sonnolenta e corrotta civiltà tornerebbe indietro di secoli. Per non parlare poi dell’evento di Livello Estintivo conosciuto come Super Flare, in grado di incenerire in pochi attimi tutto il pianeta. Cosa fare quindi? Pregare? Non sarebbe una cattiva idea, visti i tempi. Ma basterebbe?
«Se c’è un Dio lassù, a quest’ora ci ha già voltato le spalle. E chiunque ha creato l’umanità non troverà alcuna umanità qui. Nossignore… » (The Road).

Note:
1. I. Robertson, Sociologia, Bologna, Zanichelli, 1988.
2. Fonte retecivicaitaliana.it

Altre fonti, oltre a quelle con link nel testo:
http://altrogiornale.org/natura-gli-eventi-precipitano/
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/05/27/papa-questo-sistema-economico-disumano-per-mantenersi-scarta-le-persone/41eed49d-198a-478c-a9ab-8221cbfe3f32/
http://altrogiornale.org/tempesta-solare-disastro-annunciato/
http://www.disinformazione.it/due_piccioni.htm
http://www.segnidalcielo.it/2014/08/26/aumento-terremoti-strani-suoni-e-crateri-giganti-cosa-sta-succedendo-alla-terra/
http://www.disinformazione.it/ebola2.htm