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Italian Experiment

Un paio d’anni fa, ai tempi dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, era già in atto, una sorta di confusione generale, d’instabilità, che toccava diversi aspetti legati principalmente alle stesse istituzioni. Non era, e non è, esente l’Europa, appunto come organo sovrannazionale. L’allora Ministro del Tesoro Padoan sentenziò che il problema dell’Europa è l’Europa (?), concettò alquanto criptico che può significare tutto o niente, tant’è che l’amico Massimo Mazzucco, serio ricercatore, in un articolo (v. fonti) ironizzò, “l’aforisma”, con la frase: «Come se stesse parlando di una squadra di calcio che non vuole retrocedere in serie B»! L’esclamazione è mia.
In Italia si sa, il calcio muove, oltre alla passione, un giro d’affari milionario ed è anche «l’ultima manifestazione (omissis) della politica inconscia»(1). In TV è la passione numero uno, insieme ai reality: sono varie le “tentazioni” (anche culinarie), dove dovrebbero essere tutti Amici, ma in realtà, Grande Fratello (leggi Grande Fardello) compreso, lì si sprigiona tutt’altro che amicizia, tanto per usare un eufemismo.
La mai tramontata espressione panem et circenses è quanto mai attuale per tenere buono il popolo, il grande Totò avrebbe detto: «qua si mangia pane e veleno» (Miseria e Nobiltà, M. Mattoli, 1954) e se non ci sono “pane e giochi”, il divide et impera, è sempre dietro l’angolo.
Prima di addentrarci più nel merito della questione, è necessario evidenziare che: «Lo strumento fondamentale della realtà è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole» così sentenziava Philip K. Dick, uno dei più famosi scrittori di fantascienza, ma qui di science fiction ce ne veramente poca, se guardiamo da un’altra prospettiva. Una sorta di schiavismo portato avanti ancor più in modo capillare con l’avvento della Tv, «cattiva maestra»(2), digitale.
Vi ricordate «la premura che hanno avuto anche in Italia, nel far sì che in un arco di tempo breve il segnale digitale raggiungesse ogni regione dello stivale?». Se lo chiese G. Lannes, in un articolo dove sostenne che il “Sistema di Gamma Acustica Silenziosa”, agisce a livello subliminale ed emette «delle onde a frequenze molto alte e potenti (UHF), inserendo dei messaggi direttamente nel subconscio umano»! Anche qui l’esclamazione è mia. Sviluppato dall’onnipresente Dipartimento della Difesa Usa, testato durante la Guerra del Golfo (1991) sull’esercito di Saddam Hussein, l’esercito sanguinario che si arrese come un agnellino, amplificato con l’uso del sistema HAARP (ne discuto spesso), mira ad ottenere «il graduale e totale controllo della popolazione occidentale, ed infine mondiale».
Guerra e HAARP (leggi controllo del clima e guerre climatologiche) è un altro binomio che sta andando alla grande: davvero credete che i soldati vanno in «missione di pace», armati di tutto punto con tecnologie all’avanguardia, e non più in «missioni di guerra?». Con le loro armi intelligenti, tanto che si fermano a mezz’aria e chiedono prima di esplodere? Davvero credete che le catastrofi ambientali, gli sconvolgimenti climatici sono solo frutto del riscaldamento e del degrado idrogeologico? O ci sono di mezzo le solite connivenze, lo zampino di HAARP e delle scie chimiche, fenomeno al quale è collegato e di cui NON se ne può parlare?
Italia terra d’esperimenti? Si, e non finisce qui, fermo restando l’assurda e disumana, perché nasconde interessi anche qui sovrannazionali, gestione e questione migranti. Si muovono popoli, persone come pacchi, senza che nessuno ci guadagni? Inoltre visto che la maggior parte arrivano dalla Libia, nessuno si è chiesto perché quando c’era Gheddafi, questo non succedeva in modo così frequente? Il risultato è che ci spingono ad odiare l’estraneo, l’alieno.
I nostri politici pensano solo di scegliere la poltrona più comoda, e ora anche il Conte-bis, sembra di tornare bambini quando per poche Lire scartavamo le gomme da masticare per scoprire se ne avessimo vinto un’altra, ma inesorabilmente usciva la scritta: «Ritenta. E sarai più fortunato», ma forse è meglio così visto quello che successe alle elezioni dopo la Seconda Guerra Mondiale (JFK, O. Stone, 1991).
Secondo me, stanno mantenendo la popolazione italica in un perenne stato di tensione, per sperimentare la reazione quando si è costretti ad affrontare situazioni al limite della sopportazione. Dove non esistono più «i valori, ma il valore» (John Q, N. Cassavetes, 2002), persino quello dei rifiuti, discariche sopra e sotto terra, veleno che aumenta vertiginosamente e che può arrivare a soffocarci. La somministrazione di farmaci non sufficientemente testati o non testati del tutto(3), tacendo della scottante questione dei vaccini. Tutti a preoccuparsi di trovare una soluzione, non riuscendoci, fanno appello alla “fuga dei cervelli”, ma tenendo presente il concetto di causa-effetto, sbriciolato negli anni dai Media asserviti al potere, i nostri leader, certo non possono, loro, preoccuparsi della «permanenza degli incapaci». E la maggior parte di noi, addormentata, è come se fosse quasi a bocca aperta, aspettando le famose (Fake) News come se Piovono Polpette, (film d’animazione, Sony Pictures, 2009), fino a farci credere che «più sudi, più sai di fresco!». Stavolta l’esclamazione non è mia.
Chiamatemi pure cospirazionista, ma se c’è fra di voi qualche negazionista, tenga presente, come ho già espresso, che: «Recenti studi stabiliscono che i gonzi sono coloro che sostengono le menzognere versioni ufficiali, non i cosiddetti teorici della cospirazione»(4).

Note:
1. https://www.rivistacontrasti.it/perche-il-calcio-non-e-solo-uno-sportc/
2. Cattiva maestra televisione, Karl R. Popper, Donzelli Editore, Roma, 1996
3 .http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_65plus/medicina/2018/11/30/allarme-geriatri-anziani-curati-con-farmaci-non-testati-su-di-loro_cc1dd434-b028-4b70-8088-a0e1577610b0.html
4. http://www.tankerenemy.com/2013/08/recenti-studi-stabiliscono-che-i-gonzi.html#.XXpr3i1aaRv

Fonti:
https://luogocomune.net/16-geopolitica/4581-il-nuovo-disordine-mondiale

credit: elaborazione grafica di giuseppe nardoianni

 

 

 

Notre-Dame, un’anima di fuoco

1. Il rosone dall’interno della cattedrale

Mentre inizio a scrivere, sta andando in onda il servizio de “Le Iene”, l’arcinota trasmissione televisiva che ipotizza complotti, attacchi terroristici da parte dell’Islam, con addirittura, l’immagine, in una clip, di un possibile attentatore musulmano che, nel classico costume, si aggira tra le pareti e il fumo della cattedrale. Lunedì invece, già a poche ore dall’incendio, sprigionatosi quasi all’ora vespertina, nell’edizione straordinaria del Tg1, si accennava alle prime reazioni del mondo arabo: «un colpo al cuore dei crociati» e, con gli integralisti che «esultavano» alla notizia. Fin ora tutto in linea con quello che negli ultimi anni sta diventando quasi un copione studiato, com’ è studiato tutto ciò che è successo lunedì, a Parigi, nella cattedrale di Notre Dame. Il presidente Conte, sempre nello speciale del tg1, sentenzia: «un duro colpo per tutta la civiltà occidentale» (e neanche lui sa quanto ci è andato vicino, nda).
Macron, subito recatosi sul posto, cancellando il discorso sulle proteste dei gilet gialli, altro possibile intento per distogliere l’attenzione dei francesi (Le Iene), auspica: «la ricostruiremo insieme». Non sarà facile.
Da contraltare infatti, la corrispondente da Parigi, Iman Sabbah nota: «La settimana della Passione è iniziata più presto per i francesi». Inoltre c’è chi fa notare che la cattedrale, il secondo monumento più visitato di Parigi, dopo la Tour Eiffel, e prima del Louvre, ha il tetto costruito con travi di quercia nel 12° secolo, talmente intricato da essere soprannominato “la foresta”. Mons. Paglia definisce la stessa: «Cattedrale madre», con, nel servizio, «un’anima di fuoco».
Costruita a partire dal 1163, con la prima pietra posata addirittura da Carlo Magno, la cattedrale, Patrimonio dell’Umanità, è stata diretta protagonista di tutta la storia francese ed europea. Il matrimonio di Maria Stuarda, il processo di riabilitazione di Giovanna D’Arco, l’auto incoronazione di Napoleone, distrutta e ricostruita dopo la rivoluzione francese, qualche secolo dopo sopravvissuta alla furia dei nazisti nella seconda guerra mondiale. Degna custode, secondo la tradizione, della corona di spine che i romani conficcarono nel capo del Cristo, di un pezzo della Sua Croce e perfino di un chiodo, miracolosamente messi in salvo dai pompieri e che saranno esposti al Louvre; mentre nei giorni scorsi, sono state rimosse tredici statue in bronzo e portate a restauro: Cristo più i 12 apostoli. Immortalata, dalla letteratura con il famoso romanzo di V. Hugo, dove in un passo si fa riferimento a “fiamme”, sotto la cupola balaustrata, e più volte dal cinema nelle varie trasposizioni; persino citata in una quartina di Nostradamus che, come in altri casi, sembra averci visto giusto, la cattedrale di Notre-Dame (Nostra Signora) è uno dei massimi esempi in stile gotico (come il duomo di Milano).
Lo stile gotico è famoso non solo per le sue linee contorte, per le guglie, le statue allegoriche e dal ghigno mostruoso, i gargoyles, ma per il fatto di essere un libro aperto per chi è iniziato all’alchimia e soprattutto all’esoterismo.

2. La Dama Alchemica

E una delle prime raffigurazioni importanti è la statua posta di fronte al Sagrato la “Dama Alchemica”; scrive Fulcanelli(1): «Seduta in trono, ella ha nella mano sinistra uno scettro, segno di sovranità, mentre con la destra tiene due libri, uno chiuso (esoterismo) e l’altro aperto (essoterismo). Mantenuta tra le sue ginocchia e poggiata sul suo petto si eleva la scala dai nove gradini, la scala philosophorum, geroglifico della pazienza che deve essere posseduta dai suoi fedeli nel corso delle nove successive operazioni della fatica ermetica. (omissis) Così la cattedrale ci appare basata sulla Scienza Alchemica, investigatrice delle trasformazioni della sostanza originale, della Materia elementare (Materia dal latino Mater, n.d.r.). Perché la Vergine-Madre, spogliata del suo velo simbolico, non è altro che la personificazione della Sostanza Primitiva, di cui si è servito, per realizzare i suoi fini, il Principio creatore di tutto ciò che esiste»(2).
Il principio creatore, creatore del cosmo e quindi trasposto nella natura, nelle foreste che i celti consideravano sacre e che venivano raffigurate con una statua di donna: La Dea Madre (come ho scritto qui).

3. Il Peccato Originale e Lilith

Sul portale di sinistra detto della Vergine, c’è una serie di bassorilievi tra i quali uno che mostra Adamo ed Eva nell’intento di “mangiare la mela”, il frutto del peccato consumato prima dalla madre dell’umanità(?), con il serpente.
Ma la figura che incuriosisce è posta alla destra di Eva. Chi è? È Lilith creata da Dio prima di Eva e che è presente solo nella tradizione ebraica, e che Adamo rifiutò fin quando non gli venne “presentata Eva” stavolta talmente a lui simile che questi disse, come riportato esattamente in Genesi 2, 22-23: «questa volta è carne della mia carne e ossa delle mie ossa». Questa volta…
E non finisce qui, al solito. Guardando alla data, 15/04/2019, il periodo in cui si festeggia la dea Ishtar, facendo la somma si ottiene il numero 22, cioè 11.11(3). Ebbene il numero 11 è «la rappresentazione suprema dell’illuminazione e dell’ottica visionaria»(4). Mentre per la simbologia, il fuoco «rimanda alla trasformazione, alla purificazione, al potere vivificante e a quello distruttivo»(5).
Inoltre la capacità di far vivere, ravvivare le fiamme, nella mitologia e nelle tradizioni alchemiche, è attribuita alla salamandra, creatura del fuoco perché riesce ad attraversarlo e rimanere illesa (Wikipedia), e scelto come simbolo araldico da Francesco I, re di Francia (Wikipedia).
Come si concilia tutto ciò? C’è un filo che lega tutti i termini e i concetti che essa cela?
Tutto questo induce a «sospettare una sempre meno velata guerra di matrice esoterico-politica, atta a scardinare gli altrettanto sempre più fragili equilibri globali (omissis) Finora tale ipotetica invisibile guerra esoterica sarebbe stata combattuta colpendo precisi simboli di certi plurisecolari poteri europei, scegliendo particolari aspetti astrologici(6, nda) e determinate date per distruggere secoli di storia e cultura, camuffando tali eventi, ogni volta da qualcosa d’altro, incidenti, negligenze, incapacità, errori negli interventi di salvataggio, oppure attentati, terrorismo ecc. ecc.»(7).
In definitiva, i poteri forti, quelli molto al di sopra dei vari governi, stanno sostituendo l’esoterismo, ciò che è già dentro di noi, ma anche l’essoterismo, ciò che ci viene insegnato normalmente, tanto per capirci, con il loro pensiero unico, che porterà all’appiattimento della civiltà umana e per spegnere definitivamente il fuoco delle nostre anime.

Note:
1.Fulcanelli, Il Mistero delle cattedrali. Fulcanelli è lo pseudonimo di un Alchimista dell’era moderna, la cui vera identità è sconosciuta.
https://giuseppemerlino.wordpress.com/2016/01/31/la-dama-alchemica-in-notre-dame-de-par

2.idem

3.https://777babylon777.blogspot.com/2019/04/cattedrale-notre-dame-in-fiamme.htm

4.https://www.ilgiardinodegliilluminati.it/significato-dei-numeri/numero-undici/

5.https://www.centrostudilaruna.it/simbolismo-del-fuoco.html

6. Secondo l’astrologa britannica Jessica Adams, lunedì pomeriggio si è verificata una particolare congiunzione astrale che ha coinvolto Ariete, Giove e Saturno.
https://www.ilsussidiario.net/news/cronaca/2019/4/16/victor-hugo-profezia-su-notre-dame-incendio-parigi-grande-fiamma-tra-i-campanili/1872217/

7.https://777babylon777.blogspot.com/2019/04/cattedrale-notre-dame-in-fiamme.html

 

Fonti:
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2019/04/15/parigi-grosso-incendio-in-corso-a-notre-dame_2bfb3a94-6303-40ed-9d1c-c8b70f1d92d9.html
https://www.corriere.it/cronache/19_aprile_15/incendio-notre-dame-cause-escluso-attentato-si-indaga-distruzione-involontaria-61e7d8f0-5fc5-11e9-b974-356c261cf349.shtml
https://www.corriere.it/cronache/19_aprile_16/incendio-notre-dame-l-inferno-fuoco-non-ancora-spento-77-minuti-che-hanno-inghiottito-storia-8eaa8c2a-6006-11e9-b055-81271c93d411.shtml
https://www.lastampa.it/2019/04/16/esteri/da-victor-hugo-al-gnral-de-gaulle-la-culla-di-fede-dove-si-fatta-la-storia-EYuSYrqScKe7E37wqqpbFO/pagina.html
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/16/notre-dame-incendio-domato-ma-incertezze-su-stabilita-la-procura-nulla-indica-atto-doloso-ora-per-ora/5113499/
https://www.ilsussidiario.net/news/cronaca/2019/4/16/victor-hugo-profezia-su-notre-dame-incendio-parigi-grande-fiamma-tra-i-campanili/1872217/
http://www.angolohermes.com/speciali/francia/Parigi/Notre-Dame.html
https://giuseppemerlino.wordpress.com/2016/01/31/la-dama-alchemica-in-notre-dame-de-paris/
http://www.rosacroceoggi.org/pagine.esotertiche/notre.dame.paris.htm
http://www.loggiagiordanobruno.com/20110907-notre-dame-alchimia-e-segreti.html
https://777babylon777.blogspot.com/2019/04/cattedrale-notre-dame-in-fiamme.html
https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2019/04/16/news/notre_dame_al_cinema-224173925/
https://www.repubblica.it/esteri/2019/04/16/news/notre-dame_l_incendio_e_domato_salve_le_opere_d_arte_la_procura_indaga_per_disastro_colposo-224156238/?

credits:
1. foto giuseppe nardoianni © 2005

2. https://giuseppemerlino.wordpress.com/2016/01/31/la-dama-alchemica-in-notre-dame-de-paris

3. http://www.angolohermes.com/speciali/francia/Parigi/Notre-Dame.html

Montecassino

          Questa storia partecipa al Blogger Contest.2018

Link: Altitudini

Sono nato ad Amalfi, poco dopo la fine della Grande Guerra, nel 1921 e non ho mai conosciuto mio padre. Mi ricordo poco dei miei primi anni; ero ancora in braccio a mia madre quando, tornando verso casa, ella inciampò in una granata quasi dissepolta che esplose, io ne uscii indenne ma lei, proteggendomi, perse l’uso di un braccio e completamente l’udito. La mia vita è sempre stata a metà, ricevevo le carezze con una sola mano, stavo in braccio, sempre sullo stesso lato; vivevo, a metà strada, come Amalfi.
Una piccola perla incastonata nella costiera omonima, divisa tra il mar Tirreno e i monti Lattari. Non sapevo quale direzione avrebbe preso la mia bussola, andare per mare, come i miei avi, ai gloriosi tempi dell’antica Repubblica o inerpicarmi sulle montagne, così come ogni giorno ascendevo l’affetto e l’amore per mia madre, che non sentiva quando la chiamavo mamma, non poteva ascoltare i miei propositi, ma intuiva se le parlavo con la voce dell’anima. Lei era la mia costante, la mia pietra di paragone: avrei vissuto una vita semplice, fatta di piccole gioie o una vita straordinaria? Il destino volle che mi confrontassi con l’altra grande guerra.
Qualche anno dopo, trasferiti a Crotone, le mie aspirazioni erano ancora dentro una nebbia grigia che avvolge un sogno. Crotone come Amalfi era adagiata fra il mare e i monti; io inseguivo gli ideali della Patria, fantasticando battaglie epiche, come quelle combattute nell’antichità da Kroton, fratello di Alcinoo, re dei Feaci. Ma era anche il tempo delle leggi razziali e Crotone era stata il centro più importante della Magna Grecia, la città di Pitagora, che ne fece il cuore della sua scuola, del suo pensiero condiviso da altri filosofi, e patria del razionalismo e del metodo scientifico. Il clima salubre della città, favorì il fisico atletico, ricordavo il pluri-olimpionico Milone.
La leggenda narra che egli partì per Olimpia portando un toro sulle spalle e sulle mie spalle già gravava il peso delle responsabilità di una vita maturata in fretta, senza la guida di una figura paterna. Crotone era famosa anche per la bellezza delle sue donne, io ne sposai una.
Il mio viaggio proseguì, a vent’anni risalii quasi tutta la penisola, approdando a Pietra Ligure, per frequentare la scuola di fanteria San MarcoIl panorama non cambiò molto, come Amalfi e Crotone, anche questa, era divisa tra la montagna e il mare. Quello che stava cambiando era il panorama mondiale, lo scenario bellico. A fine corso fui spedito a Cassino in appoggio alle forze militari germaniche. Iniziai così a percorrere il sentiero nero della guerra. Il mio battaglione venne stanziato presso una caserma fortificata a 3km da Cassino, posizione conosciuta come Quota 213. Ma la quota, alla quale si stagliavano le bianche mura dell’Abbazia, era un po’ più in alto e per arrivarci si dovevano attraversare mulattiere impervie a causa delle barricate, dei campi minati, delle grotte usate come postazioni strategiche, persino una sorta di piccolo Golgotha dove erano crocifissi due soldati polacchi. A volte c’era una calma irreale, i tedeschi se ne stavano per conto loro, tutti avevamo il sentore che di lì a poco si sarebbe scatenato l’inferno. Ebbi l’occasione di conoscere uno dei loro comandanti, un colonnello molto colto, ma non troppo amato dai suoi commilitoni.
Fu lui ad introdurmi nei silenziosi, austeri, corridoi dell’antico Monastero.
Il fascino di quei luoghi, le mirabili spiegazioni del colonnello seppur nel suo stentato italiano, come il primo documento riconosciuto della lingua italiana, la Carta Capuana, lì custodita. Ammirai gli archivi, le favolose biblioteche piene di opere dell’antichità, conservate e trascritte nei secoli dalle scuole amanuensi e miniaturistiche degli abati. Non capivo perché un uomo della sua cultura, una sorta di Virgilio, per me, potesse obbedire ad ordini così feroci e inumani. Fu lui a rispondermi indirettamente, disse che in guerra il vero nemico non si può sconfiggere, perché in guerra il vero nemico è la guerra stessa. E chi nasconde la conoscenza, quello è un vero criminale: in quel preciso istante seppi quale sarebbe stato il sentiero che avrei percorso nella vita. Fummo richiamati a Roma pochi giorni prima dell’Armistizio, e proprio l’8 settembre mi ordinarono di sparare: non so’ se i miei colpi freddarono i nuovi nemici, i tedeschi. Gli alleati risalivano lentamente la penisola, seppi della battaglia di Montecassino, dei tanti morti tra i civili -una strage inutile, delle rovine che le truppe americane si lasciarono alle spalle, persino delle macerie dell’Abbazia.
In quel momento il mio pensiero era per un solo uomo e per mia madre.
Finita la guerra, intrapresi il lungo viaggio a piedi che mi avrebbe ricondotto a Crotone, feci tappa a Cassino per salire sopra, fino alle macerie. Qualcuno mi indicò un piccolo cimitero: trovai la sua tomba.
Ridiscesi di nuovo quel sentiero, ero un altro uomo.
Diversi giorni dopo, poco prima di Crotone, incontrammo una colonna di profughi. Seppi che c’era anche mia madre, non ci riconoscemmo.
Ora, mentre sono in classe con i miei alunni, rivedo i loro volti, quello di mia madre sull’uscio sorridente ad accogliermi.
Noi seppelliamo vivi i nostri morti, nessuno muore mai per sempre. Perché di tutte le vite che sfioriamo, ne resta il ricordo in fioche memorie.

In memoria di Giovanni Torre (1921-2003)

Montecassino, le macerie

Montecassino, il cimitero tedesco

Madre sull’uscio

La carne e l’anima

La notizia(1) è di inizio mese, quindi molti potrebbero obiettare che oggi, nel mondo dell’informazione, non esiste tutto questo tempo trascorso e considerare in tal senso la stessa, roba vecchia.
Però dipende da ciò che si vuole ottenere da una qualsiasi informazione, in pratica se essa può servire da spunto per parlare di argomenti più specifici, aspettare il momento adatto, quando un’altra notizia, un altro particolare, può andare ad arricchire, far evolvere concettualmente i contenuti. In pratica lasciar alimentare il fuoco della conoscenza che a volte dorme sotto le ceneri prima che possa divampare diventando pensiero scritto utile a tutti.
Arizona, Stati Uniti: la Abc riferisce che il 38enne Michael Kent era un membro di un gruppo neonazista-suprematista militante, partecipava ai raduni con bandiere, la casa piena di svastiche e fiero portatore sul proprio petto della stessa croce uncinata. Finito in carcere, forse come conseguenza di una manifestazione sfociata in violenza, dopo aver scontato parte della pena è stato affidato a un ufficiale di sorveglianza per controllarne il comportamento in regime di semi libertà. Il bello, è il caso di dirlo, è che l’ufficiale era la 45enne Tiffany Whittier, afroamericana! L’incontro ha cambiato le loro rispettive vite. Un uomo pieno fino al midollo di teorie neonaziste, sicuro della superiorità della razza ariana e colmo di odio, costretto a confrontarsi con una afroamericana: la massima incompatibilità. Stranamente, non tanto come vedremo, il confronto va avanti, a poco a poco nasce un’amicizia, l’amicizia diventa conversione e l’amore ancora una volta riesce a trionfare. Kent ripudia il suo credo, rimuove mentalmente e fisicamente tutti i simboli, persino coprendo con una stella la svastica tatuata sul petto.
Ora Michael lavora in una fattoria con diversi colleghi ispanici e afroamericani: non vuole che i figli vivano in un mondo fatto d’odio come è stato il suo per tanti anni, vuole essere un buon padre, con la sua amata Tiffany sempre al suo fianco.
No, non è una favola, anche se ne ha tutti i requisiti, ma come nelle favole c’è un lato nascosto, un lato che sfugge ai più, ma che a volte è possibile rintracciare facilmente se si guarda il tutto con altri “occhi”. Quindi la prima domanda è: perché è potuto succedere questo? Amore a prima vista direbbero alcuni, altri attrazione fisica, altri ancora anime gemelle incontratesi al momento giusto. No, niente di tutto questo, anche se il termine “anima” è molto indicativo. Ne ho già parlato in un precedente post, e nel rispetto di chi invece crede a quanto appena detto, io ribadisco che nelle scelte della vita, non è la mente che comanda o il cuore (che è solo un organo), o il corpo, ma l’anima. Perché il concetto di anima gemella non è proprio corretto? Perché le anime gemelle sono affini, l’anima è in questo universo (entrambi creati dal pensiero creatore) per fare esperienza, ma due anime affini (all’anima basta uno sguardo per capire), potranno ricevere poco l’una dall’altra e siccome la principale esperienza è l’amore, ecco che forse, molte volte ciò viene frainteso, e questo, secondo me, potrebbe spiegare molte cose.
Discorso diverso per le anime “complementari”, o se preferite opposte, quelle cioè che si completano l’una con l’altra. Per facilitare il discorso mi servirò della ruota dei colori: il blu è complementare al marrone, il magenta al giallo, il verde al rosso, e così via con tutte le rispettive sfumature o tonalità, colori freddi con colori caldi, ma mai due colori vicini. Le anime impareranno l’una dall’altra, troveranno un equilibrio (l’universo è equilibrio), evolveranno. Ecco cosa è successo a Michael e Tiffany che a prima vista ricordano i protagonisti del film L’anima e la carne (J. Huston, 1957), lei suora, lui marines nella seconda guerra mondiale: l’opposto vissuto, lo scontro tra le Istituzioni e il rispetto delle loro scelte esistenziali(2), non permette il connubio: alla fine entrambi torneranno alle loro vite, ma anche questa è crescita. Ma c’è un altro concetto che è utile capire per comprendere quanto appena espresso. Cosa succede se l’anima si trova nel corpo sbagliato? Pochi giorni fa ho avuto modo di vedere in tv il film Doppia anima (N. René, 1992), film che non conoscevo ma che consiglio vivamente di guardare (è disponibile in streaming a pochi euro).
Al matrimonio dei due protagonisti, diversi per concezioni e caratteri, un simpatico vecchietto chiede di poter baciare la sposa, ma al momento del tocco delle labbra, si alza una folata di vento e grazie ad un fenomeno paranormale, le loro anime si scambiano. Toccherà al marito accorgersi dello scambio e riconoscere l’anima della moglie nel corpo dell’anziano signore, l’amore tra le loro anime resterà inalterato; ci scappa anche un bacio tra i due corpi maschili, fino a quando un altro bacio rimetterà le cose a posto. Solo chi vede il male dappertutto non potrà mai apprezzare la bellezza insita in quella scena e spero possiate capire ciò a cui mi riferisco, con tutte le conseguenze che ne derivano. Ma molti usano gli occhi solo per guardare la punta del loro naso, invece gli occhi servono anche per guardare oltre, oltre i limiti imposti dal corpo, dalla carne e da chi vuole soffocare la vera conoscenza (tutte le Istituzioni), per contemplare l’anima di chi ci sta di fronte. Concludo con una citazione, come faccio spesso d’altronde, nel film I colori dell’anima – Modigliani (M. Davis, 2004), l’amante e modella del maestro chiede perché nel suo ritratto, l’artista non gli ha dipinto gli occhi: «Devo prima conoscere la tua anima».

 

Note:
1.http://www.corriere.it/esteri/17_ottobre_01/usa-neonazista-pentito-cancella-tatuaggio-svastica-aver-conosciuto-donna-afroamericana-76eb65d2-a6c6-11e7-a0ff-6d279b95c0af.shtml
2.http://www.spietati.it/z_scheda_dett_film.asp?idFilm=2597

Fonti:
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=8132
wikipedia

Credit:
www.corriere.it
https://www.disegnoepittura.it/colori-primari-secondari-complementari/

Secretum Omega

Premessa:
Come anticipato in un post precedente, inizia con questo testo una serie di articoli, incentrati su un argomento molto dibattuto in rete, tanto da farlo diventare, almeno per gli appassionati del settore, un argomento virale dove logicamente non mancano sostenitori e detrattori, quindi ancora una volta, confidando in una onesta trasposizione dei fatti, da parte mia, spero che, alla fine riuscirete almeno a porvi un interrogativo: Chissà?..
Per entrare nel vivo, ho preso spunto da un mio vecchio articolo che scrissi nel 2007 per il quotidiano telematico Oltrenews (non più presente in rete), per il quale curavo la rubrica Scienze, questo il titolo: Misterioso viaggio tra i sumeri, la Genesi ed il X Pianeta del sistema solare(1), titolo un po’ lungo, ma non fu scelto da me, però almeno si comprendono i soggetti in esame. Inoltre un breve accenno lo feci anche in un mio post precedente. L’articolo logicamente è stato rivisto, corretto e aggiornato.

Quando si apprende una notizia o un fatto poco o per nulla conosciuto, riuscire a districarsi, nell’enorme mole di dati presenti sulla rete -oltre alle informazioni su supporto cartaceo- e verificare se ciò di cui tratta quel determinato argomento, sia attendibile o meno, è cosa molto difficile. Inoltre occorre una visione più allargata dell’universo che ci circonda, e una buona dose di umiltà soprattutto quando le risposte che si ottengono «conducono a conclusioni inevitabili che alcuni considerano troppo incredibili e altri troppo spaventose per accettarle».
La citazione è tratta dalla prefazione del libro intitolato L’altra Genesi (Edizioni Piemme, 2006), scritto dal professor Zecharia Sitchin (Baku, 1920 – New York, 2010), massimo esperto mondiale sui Sumeri ed in particolare dei Testi Sacri della prima civiltà (ufficialmente parlando) comparsa sulla Terra. Quella che potrebbe essere considerata una vera spy story inizia nel 2000 quando l’amico Cristoforo Barbato, al tempo caporedattore della rivista Stargate (oggi esperto ricercatore indipendente), dopo aver scritto una serie di articoli sui Segreti di Fatima, venne contattato da un Gesuita, evidentemente colpito dall’onestà intellettuale di Barbato, chiedendogli un incontro privato. Dopo le opportune verifiche, l’appuntamento avvenne in un luogo pubblico romano e i due parlarono a lungo di Testi Sacri, del Vaticano, di Papi… e ancora di Sonde, Pianeti, Vita Extraterrestre e naturalmente Segreti, tanti, tanti incredibili e forse spaventosi segreti ed alcuni termini per nulla conosciuti ai più: Secretum  Omega appunto e Sìloe.
Riuscire quindi a far incastrare i tasselli di quello che sembra un complicatissimo puzzle, ma in grado forse di riscrivere addirittura la storia umana così com’è riportata sui libri di storia, è chiaramente ancora oggi in continuo e appassionato studio da parte dei ricercatori di frontiera.
Quindi analizziamo i fatti e alla fine della lettura di questo post, ognuno di voi può constatare con una sua piccola ricerca se quanto letto si avvicini o meno alla realtà su quello che realmente accade e sulle Apocalissi(2) che, secondo gli studiosi non accreditati, ma non per questo meno importanti, stanno forse per manifestarsi. Rivelazioni che potrebbero essere fatte da chi, oggi, gestisce le cose e il potere. Iniziamo dalla frase ispiratrice del titolo: Secretum Omega. Tutti sappiamo che con il termine “Top Secret” si indica appunto, nella classificazione NATO, il livello più alto in materia di segreti; ma non tutti sanno che oltre al Top Secret esiste addirittura il “Cosmic Top Secret”, come confermato da Robert O’Dean comandante di fanteria nell’esercito USA (oggi in pensione), che ha lavorato anche per lo SHAPE, il quartier generale supremo delle forze alleate in Europa (NATO) come analista dei servizi segreti. Intuire a quali tipi di segreti si riferisca questo codice, è facile: il Cosmic Top Secret è il massimo livello di segretezza riferito alle questioni spaziali e alla realtà della vita extraterrestre. Ebbene il Secretum Omega è, nientemeno, che la relativa classificazione, equivalente al Cosmic Top Secret, definita dal Vaticano, che ha anche il suo acronimo per gli UFO, logicamente in latino: RIV, Res Inesplicata Volante.
Ma perché Secretum Omega? Un’approssimativa traduzione potrebbe portare a tradurre il termine secretum con “segreto”, che in latino però viene tradotto con occultus, mentre una delle traduzioni per secretum è, in realtà, «luogo appartato» (Castiglioni, Mariotti Vocabolario della lingua Latina, Loescher). Ma dove potrebbe essere questo luogo appartato? Probabilmente nella «Riserva, la stanza dell’Archivio Segreto Vaticano alla quale solo il papa può accedere»(3) dove sono custoditi forse i segreti relativi anche e soprattutto alle vere origini dell’uomo o più semplicemente, come vedremo, è una particolare regione dello spazio cosmico?
Omega(4) è l’ultima lettera dell’alfabeto greco. «Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!»(Apocalisse, cap. 1, vers. 8). Siamo veramente vicini alla fine, considerata la classificazione del Vaticano e soprattutto chi è che viene? O ritorna?
Febbraio 1954. Il vescovo di Los Angeles, James F. McIntyre si precipita in aereo a Roma per comunicare a Papa Pio XII, un fatto senza precedenti che avrebbe potuto sovvertire le basi stesse della nostra civiltà. Pochi giorni prima infatti, in sua presenza, presso la base aerea di Muroc Airfield (oggi base aerea di Edwards) in California, avvenne l’incontro fra alcuni membri del governo americano presieduto da Dwight Eisenhower e una delegazione aliena!
Pio XII intuendo immediatamente l’importanza del fatto, decise di riformare e riorganizzare il servizio d’informazione segreto, esistente fin dalla Seconda Guerra Mondiale, denominato “S.I.V.” ovvero “Servizio Informazioni Vaticano” forse strutturato come gli equivalenti “CIA” (americano), “MI6” (inglese) e l’ex “KGB” (russo), e che avrebbe dovuto, oltre a secretare l’accaduto, raccogliere tutte le informazioni future sulle attività aliene. Come si intuisce una questione altamente delicata e di difficile gestione considerando anche il fatto che in seguito ci furono altri incontri fra gli alieni, alcuni esponenti del SIV e Papa Pio XII, addirittura all’interno dei Giardini Vaticani. Esperienza che logicamente colpì nel profondo il Santo Padre tanto da fargli pronunciare, pochi giorni prima della sua morte, questa frase sibillina: «Vedono il volto di Dio più da vicino Esseri che da sempre proteggono l’Umanità»(5).
Il successore di Pio XII, Giovanni XXIII, sotto la scorta delle esperienze di Papa Pacelli stabilì che la Chiesa avrebbe dovuto continuare il suo cammino in modo distinto dalle entità extraterrestri, seppur benevoli; ecco riportata una frase tratta da una delle profezie (pubblicate da Pier Carpi nel 1976) del Papa Buono: «Le luci nel cielo saranno rosse, azzurre, verdi, veloci. Cresceranno. Qualcuno viene da lontano, vuole incontrare gli uomini della Terra. Incontri ci sono già stati. Ma chi ha visto veramente ha taciuto»(6). Già, di nuovo: chi è che deve venire da così lontano? È possibile che il Vaticano sia al corrente di qualcosa di sconvolgente che deve presto succedere?
A venirci in aiuto sono ancora una volta gli studi di Z. Sitchin che ha tradotto e interpretato i testi sacri dei Sumeri che nella loro Genesi (Enuma Elish), dalla quale presumibilmente è stato tratto il libro della Genesi presente nella Bibbia, descrivono tutta la Creazione, sia del nostro sistema solare che quella dell’uomo.

una delle prime e ancor oggi rarissime immagini del Pianeta Nibiru o Pianeta X.

Il nostro sistema solare è composto da 10 e non da 9 pianeti, infatti, molto oltre Plutone c’è il pianeta che i sumeri chiamavano Nibiru e che ogni 3600 anni (tanto dura la sua orbita intorno al sole), transita vicino alla Terra.
Da questo pianeta giunsero, circa mezzo milione di anni fa, gli Anunnaki (coloro che dal cielo scesero sulla Terra), che dopo alcuni tentativi andati a vuoto, incrociarono i loro geni con quelli degli uomini primitivi, dando vita alla specie homo sapiens: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza» (dal libro della Genesi). Probabilmente il pianeta Nibiru sta tornando all’interno del sistema solare ed ecco perché la Santa Sede, nei primi anni ’90 ha spedito in quel luogo ancora appartato dello spazio, in un’operazione logicamente classificata Secretum Omega, la sonda Sìloe, dalla famosa base americana Area 51 usando come vettore un veicolo ultra segreto di classe Aurora.
Tutti i dati e le informazioni spedite dalla sonda giungono al radiotelescopio(7) in possesso del Vaticano e situato presso una base statunitense in Alaska, da qui, evidentemente utilizzando software sofisticatissimi giungono al SIV, a Roma.
La sonda Sìloe ha fatto centro, ha spedito infatti, già alcune immagini del pianeta in avvicinamento, confermando di conseguenza tutto un background che qui abbiamo cercato di sintetizzare; ancora oggi, però, a distanza di diversi anni non si conosce l’esatta posizione dell’enigmatico corpo celeste. C’è chi sostiene che addirittura non sia solo, ma che faccia parte di un piccolo sistema solare governato da una stella Nana Rossa, difficile da individuare perchè visibile appunto solo nell’infrarosso.
Certo non sono cose facilmente digeribili, specie per chi chiaramente è all’oscuro di tutto; gli scienziati bollano le conoscenze dei sumeri come semplici miti, inoltre qualcuno si dimostrerà scettico su quanto ha appena letto, altri faranno “spallucce” definendo questo testo come un ricettacolo di sciocchezze, se non peggio. E se invece fosse tutto vero? Che cosa succederà quando si scoprirà che esistono altri esseri intelligenti? Perché «…sarà proprio svelare l’identità di chi vive a Nibiru -non la sua esistenza- a sconvolgere l’ordine politico, religioso, sociale, economico e militare. Quali saranno le ripercussioni quando -non se- Nibiru verrà trovata? Su questa domanda, credetemi, molti hanno già iniziato a riflettere a fondo»(8).
Dimenticavo, la piccola verifica che potete fare tutti, prendete la Bibbia e leggete nel Nuovo Testamento, il Vangelo di Giovanni, capitolo 9, versetto 7. Avrete sicuramente una sorpresa, ma anche una piccola conferma.

Note:
1. Dopo il declassamento di Plutone nel 2006, i pianeti riconosciuti sono 8, quindi il decimo pianeta dovrebbe essere il nono, ma io mi attengo alla vecchia classificazione (anche per rispetto agli studi di Sitchin e alle conoscenze dei sumeri); la “X” oltre a rappresentare il numero dieci, simboleggia l’incognita.
2. Apocalisse, in greco “rivelazione”. «Ogni apocalisse suppone dunque una rivelazione di Dio agli uomini di cose nascoste e conosciute solo da lui. Specialmente di cose che riguardano l’avvenire». (da La Bibbia di Gerusalemme, Edizioni Dehoniane, Bologna).
3. da Il Terzo Segreto, in http://www.terniweb.it/cont/canali/Libri/index.shtml
L’Alfa e l’Omega: prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, trasposizione nel Cristo di una qualità di Dio, principio e fine di tutto» (da La Bibbia di Gerusalemme, op. cit.).
5. C. Barbato, Pio XII e la danza del sole, in Stargate n° 4, Luglio/Agosto 2000, Edizioni Futuro, Roma.
6. F. Pellicano, A. Forgione, Un futuro da decifrare, in Dossier Alieni n° 20, Settembre/Ottobre 99, Edizioni Futuro, Roma.
7. La Santa Sede possiede anche altri telescopi in diverse zone del mondo, il più importante è il VATT (Vatican Advanced Technology Telescope) sito sul monte Graham in Arizona (Usa). Tutta questa tecnologia servirà pure a qualcosa o no?
8. Z. Sitchin, op. cit., pag. 30.

Nota dell’autore:
Le fonti prese in considerazione quando scrissi l’articolo originario (2007) furono logicamente il sito di Cristoforo Barbato: www.secretum-omega.com non più presente in rete ed alcuni articoli: Siloe, Secretum Omega e Nibiru il X° pianeta: Un’analisi approfondita, a cura di F. Di Blasi, in www.edicolaweb.net anch’esso non più in rete, e Siloe: un’inviata molto speciale di G. Pattera, in www.tg0.it/doc.php?foglio=2&doc=122. Purtroppo all’epoca non conoscevo ancora Luca Scantamburlo e i suoi studi in materia, per chi volesse approfondire quindi, questi i suoi riferimenti:
http://www.angelismarriti.it/home.htm
http://apocalissedallospaziolavventodinibiru.blogspot.it/.

Si ringraziano per la collaborazione Cristoforo Barbato e Luca Scantamburlo.

credits: elaborazione grafica di Giuseppe Nardoianni; Dossier Alieni n°20, Edizioni Futuro, Roma.