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Italian Experiment

Un paio d’anni fa, ai tempi dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, era già in atto, una sorta di confusione generale, d’instabilità, che toccava diversi aspetti legati principalmente alle stesse istituzioni. Non era, e non è, esente l’Europa, appunto come organo sovrannazionale. L’allora Ministro del Tesoro Padoan sentenziò che il problema dell’Europa è l’Europa (?), concettò alquanto criptico che può significare tutto o niente, tant’è che l’amico Massimo Mazzucco, serio ricercatore, in un articolo (v. fonti) ironizzò, “l’aforisma”, con la frase: «Come se stesse parlando di una squadra di calcio che non vuole retrocedere in serie B»! L’esclamazione è mia.
In Italia si sa, il calcio muove, oltre alla passione, un giro d’affari milionario ed è anche «l’ultima manifestazione (omissis) della politica inconscia»(1). In TV è la passione numero uno, insieme ai reality: sono varie le “tentazioni” (anche culinarie), dove dovrebbero essere tutti Amici, ma in realtà, Grande Fratello (leggi Grande Fardello) compreso, lì si sprigiona tutt’altro che amicizia, tanto per usare un eufemismo.
La mai tramontata espressione panem et circenses è quanto mai attuale per tenere buono il popolo, il grande Totò avrebbe detto: «qua si mangia pane e veleno» (Miseria e Nobiltà, M. Mattoli, 1954) e se non ci sono “pane e giochi”, il divide et impera, è sempre dietro l’angolo.
Prima di addentrarci più nel merito della questione, è necessario evidenziare che: «Lo strumento fondamentale della realtà è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole» così sentenziava Philip K. Dick, uno dei più famosi scrittori di fantascienza, ma qui di science fiction ce ne veramente poca, se guardiamo da un’altra prospettiva. Una sorta di schiavismo portato avanti ancor più in modo capillare con l’avvento della Tv, «cattiva maestra»(2), digitale.
Vi ricordate «la premura che hanno avuto anche in Italia, nel far sì che in un arco di tempo breve il segnale digitale raggiungesse ogni regione dello stivale?». Se lo chiese G. Lannes, in un articolo dove sostenne che il “Sistema di Gamma Acustica Silenziosa”, agisce a livello subliminale ed emette «delle onde a frequenze molto alte e potenti (UHF), inserendo dei messaggi direttamente nel subconscio umano»! Anche qui l’esclamazione è mia. Sviluppato dall’onnipresente Dipartimento della Difesa Usa, testato durante la Guerra del Golfo (1991) sull’esercito di Saddam Hussein, l’esercito sanguinario che si arrese come un agnellino, amplificato con l’uso del sistema HAARP (ne discuto spesso), mira ad ottenere «il graduale e totale controllo della popolazione occidentale, ed infine mondiale».
Guerra e HAARP (leggi controllo del clima e guerre climatologiche) è un altro binomio che sta andando alla grande: davvero credete che i soldati vanno in «missione di pace», armati di tutto punto con tecnologie all’avanguardia, e non più in «missioni di guerra?». Con le loro armi intelligenti, tanto che si fermano a mezz’aria e chiedono prima di esplodere? Davvero credete che le catastrofi ambientali, gli sconvolgimenti climatici sono solo frutto del riscaldamento e del degrado idrogeologico? O ci sono di mezzo le solite connivenze, lo zampino di HAARP e delle scie chimiche, fenomeno al quale è collegato e di cui NON se ne può parlare?
Italia terra d’esperimenti? Si, e non finisce qui, fermo restando l’assurda e disumana, perché nasconde interessi anche qui sovrannazionali, gestione e questione migranti. Si muovono popoli, persone come pacchi, senza che nessuno ci guadagni? Inoltre visto che la maggior parte arrivano dalla Libia, nessuno si è chiesto perché quando c’era Gheddafi, questo non succedeva in modo così frequente? Il risultato è che ci spingono ad odiare l’estraneo, l’alieno.
I nostri politici pensano solo di scegliere la poltrona più comoda, e ora anche il Conte-bis, sembra di tornare bambini quando per poche Lire scartavamo le gomme da masticare per scoprire se ne avessimo vinto un’altra, ma inesorabilmente usciva la scritta: «Ritenta. E sarai più fortunato», ma forse è meglio così visto quello che successe alle elezioni dopo la Seconda Guerra Mondiale (JFK, O. Stone, 1991).
Secondo me, stanno mantenendo la popolazione italica in un perenne stato di tensione, per sperimentare la reazione quando si è costretti ad affrontare situazioni al limite della sopportazione. Dove non esistono più «i valori, ma il valore» (John Q, N. Cassavetes, 2002), persino quello dei rifiuti, discariche sopra e sotto terra, veleno che aumenta vertiginosamente e che può arrivare a soffocarci. La somministrazione di farmaci non sufficientemente testati o non testati del tutto(3), tacendo della scottante questione dei vaccini. Tutti a preoccuparsi di trovare una soluzione, non riuscendoci, fanno appello alla “fuga dei cervelli”, ma tenendo presente il concetto di causa-effetto, sbriciolato negli anni dai Media asserviti al potere, i nostri leader, certo non possono, loro, preoccuparsi della «permanenza degli incapaci». E la maggior parte di noi, addormentata, è come se fosse quasi a bocca aperta, aspettando le famose (Fake) News come se Piovono Polpette, (film d’animazione, Sony Pictures, 2009), fino a farci credere che «più sudi, più sai di fresco!». Stavolta l’esclamazione non è mia.
Chiamatemi pure cospirazionista, ma se c’è fra di voi qualche negazionista, tenga presente, come ho già espresso, che: «Recenti studi stabiliscono che i gonzi sono coloro che sostengono le menzognere versioni ufficiali, non i cosiddetti teorici della cospirazione»(4).

Note:
1. https://www.rivistacontrasti.it/perche-il-calcio-non-e-solo-uno-sportc/
2. Cattiva maestra televisione, Karl R. Popper, Donzelli Editore, Roma, 1996
3 .http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_65plus/medicina/2018/11/30/allarme-geriatri-anziani-curati-con-farmaci-non-testati-su-di-loro_cc1dd434-b028-4b70-8088-a0e1577610b0.html
4. http://www.tankerenemy.com/2013/08/recenti-studi-stabiliscono-che-i-gonzi.html#.XXpr3i1aaRv

Fonti:
https://luogocomune.net/16-geopolitica/4581-il-nuovo-disordine-mondiale

credit: elaborazione grafica di giuseppe nardoianni

 

 

 

La forma nell’acqua

Il film The Shape of Water tradotto letteralmente La forma dell’acqua, un fantasy prodotto e diretto da Guillermo Del Toro, ha trionfato alla scorsa notte degli Oscar aggiudicandosi ben quattro statuette (Miglior Film, Regia, Colonna Sonora e Scenografia), oltre a ricevere diversi riconoscimenti un po’ in tutto il mondo, Golden Globe compreso e già vincitore a sorpresa del Leone d’Oro a Venezia. Fantasy si diceva; Del Toro, infatti, sembra essere molto ispirato quando si confronta con tematiche del genere, suoi infatti HellBoy (2004) e il Labirinto del fauno (2006), qui trattasi invece di una rivisitazione, certo più raffinata, ma non tanto, de La Bella e la Bestia, anche se la Bella («la principessa senza voce») non è poi così bella e la Bestia, o il Mostro o la Creatura, come viene chiamata, non è poi così mostro, ma questo vale solo per chi vuole guardarne l’esteriorità. Ed è questo il fulcro principale, l’essenza di tutta l’opera, densa di citazioni, la cui azione si svolge in America, negli anni successivi al secondo dopo guerra, in clima di guerra fredda, del famoso telefono rosso e degli scontri razziali.
In un oscuro laboratorio denominato “Occam” (un riferimento al famoso Rasoio di Occam?) viene portata e tenuta incatenata in una grossa vasca, una strana creatura, «tirata fuori dal fango di un fiume» in Amazzonia, adorata come un Dio dalle popolazioni indigene. Qui si può fare una prima, importante considerazione, la creatura quindi non è un esperimento genetico, ma viveva libera in natura, quindi creata dalla natura stessa. Una forma di vita ancora non conosciuta dalla scienza? Non credete che sia la solita frase fantascientifica, molte sono le testimonianze e rapporti anche ufficiali (segreti) di strane creature avvistate in tutto il mondo.
Nel caso specifico l’umanoide è una sorta di sirenoide, senza però la caratteristica coda, ma con gambe e braccia e se ancora credete che certi esseri non esistono allora consultate gli studi di Suzanne Husky sulle sue sirene, oppure ascoltate le testimonianze del controverso ricercatore Paul Robertson e guardatevi, su You Tube, il filmato Discovery Channel, ritenuto da molti falso, vedere per credere.
L’essere è intelligente, riesce a comunicare, a provare sentimenti, inoltre ha incredibili capacità pranoterapeutiche, azzarderei quasi taumaturgiche, ecco perché veniva considerato un Dio. Ma entrando più nel vivo della storia gli americani sono interessati allo studio della Bestia perché è anfibia, cioè può respirare, anche se per breve tempo, fuori dall’acqua e ciò potrebbe essere utile nell’ottica di mandare il primo uomo nello spazio, visto che i russi, in vantaggio, avevano appena lì spedito la cagnolina Laika. E i russi intenzionati ad evitare che questo avvenga vogliono sabotare l’operazione, con l’aiuto di una talpa, il cui comportamento (nel film i personaggi sono molto ben caratterizzati), si rivelerà sorprendente quando le due fazioni, stranamente d’accordo, anche se su posizioni diametralmente opposte, decidono di eliminare il mostro. Ma a sabotare e a sconvolgere i piani delle due superpotenze sarà una semplice inserviente, muta, la principessa senza voce, una trovatella salvata dalle acque, che per questo motivo, si sente vicina all’essere, ne è attratta perché si riconosce, comprende la sua diversità che le è affine, e candidamente, nel linguaggio dei segni, confessa: «lui mi completa», perché è capace di guardare oltre, oltre l’esteriorità ed arrivare all’anima (e qui ci attribuiamo una nota di merito perché è lo stesso concetto espresso in un precedente post, La carne e l’anima), fino a concedersi del tutto, ad entrare, nuda, con la forma, nell’acqua elemento dal forte significato esoterico, essendo sorgente di vita. Ma l’acqua non ha forma, e come tutti sanno, assume la forma del recipiente che la contiene, quindi possiamo darle il significato (la forma) per l’appunto più semplice e, credo logica (il recipiente): in definitiva, il film parla delle diversità, della paura del diverso, dell’estraneo, che va considerato nemico e di come cercare di abbattere le barriere create ad arte da un sistema che ha come motto principale, l’ormai fin troppo abusato “divide et impera”.
«Se non facciamo niente, non siamo niente» e anche se «la vita è il fallimento dei nostri piani» ciò forse è vero, ma solo fino alla morte che, come si intuisce nel piovoso finale, è solo un passaggio.

Nota: le citazioni sono tratte dal film

Fonti:
http://www.mymovies.it/film/2017/theshapeofwater/
https://www.mymovies.it/film/2017/theshapeofwater/news/del-toro-sta-rimpiazzando-tim-burton/#b1
https://www.comingsoon.it/film/la-forma-dell-acqua/54140/recensione/
https://www.comingsoon.it/cinema/news/la-forma-dell-acqua-e-la-forma-dell-amore-tra-una-strana-creatura-e-una/n75114/
http://www.fantascienza.com/23364/la-forma-dell-acqua-una-storia-di-redenzione-come-antidoto-al-cinismo-dei-nostri-tempi

Credit: immagine tratta da www.comingsoon.it