No. Nessuna botta in testa, mi è bastata quella che ho preso cadendo, tanti anni fa, dalla culla… Finalmente, ho visto le stelle! Certo le guardo ogni notte, sempre con la speranza di assistere a qualche fenomeno particolare (cosa che da appassionato di ufologia, non mi è ancora successa), ma, incredibile a dirlo, non avevo mai guardato attraverso un telescopio.
Quello che ho visto è stato uno spettacolo magnifico: la Luna, Giove con i suoi quattro satelliti galileiani e poi le stelle Arturo (la prima che è apparsa nel cielo), Mizar e la cinematografica Vega (è da lì, dalla costellazione della Lira, che parte il messaggio filo conduttore del film Contact).
Un’esperienza bellissima che spero di ripetere al più presto.
Forse sarà scontato, ma spezza il fiato trovarsi di fronte alla vastità dell’universo e, al contrario, rendersi conto di quanto sia piccola ed indifesa la nostra Terra e che, soprattutto: “non siamo soli”. Dopo aver ammirato poi, quei piccoli, tremolanti puntini, lontani anni luce non ho potuto fare altro che continuare a spingere la mia mente «là dove nessun uomo è mai stato prima».
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