Uomini e capre

Il titolo potrebbe sembrare la parafrasi del ben più famoso romanzo, pubblicato nel 1937 da J. Steinbeck, dal titolo “Uomini e topi” (portato sullo schermo nel 1992 da Gary Sinise che è anche protagonista insieme a J. Malkovich), ambientato nella California colpita dalla grave depressione economica, anche se uno dei personaggi uccide, inconsapevolmente, animali di piccole dimensioni proprio come se fossero topi. Nel testo che segue, gli uomini, hanno a che fare con le capre: volete sapere come e perché vengono uccise, e questo in maniera molto consapevole? Non ci credereste mai, né ci potreste mai arrivare, a meno che non avete letto il libro dal quale l’ennesima, incredibile storia, è venuta fuori, oppure l’articolo a firma di L. Pallotta (che ho usato come fonte principale), pubblicato sul numero di marzo della rivista X-Times della quale l’autrice è la bravissima neo direttrice editoriale.
Il libro in questione è stato scritto dall’inglese Jon Ronson, una storia (vera), molto documentata e il cui titolo, tradotto letteralmente, è: “Gli uomini che fissano le capre” (2004). Iniziata nel 1983 ad opera del gen. Albert Stubblebine (Intelligence and Security Command), in precedenza coinvolto in operazioni Top Secret di “visione a distanza” (remote viewing), al quale venne l’idea di formare un corpo speciale che, attraverso particolari tecniche psichiche e ipnotiche riuscissero a fermare il cuore di una persona… All’inizio i colleghi del generale furono riluttanti, ma poi riuscirono ad avviare il piano stabilendo come centro di sviluppo Fort Bragg. Testimoni, intervistati dallo stesso Ronson, parlano di soldati capaci di cose fantascientifiche (al progetto fu dato il nome di “Jedi”): super soldati (vedi le ultime due stagioni di X-Files), soldati capaci di rendersi invisibili (ancora X-Files) e chi addirittura riusciva ad uccidere una capra arrestandogli il battito cardiaco! Tutto questo è riportato nel libro di Ronson, autore tra l’altro di alcuni testi che più o meno trattano lo stesso argomento e che, nel caso specifico, presto diventerà un film prodotto ed interpretato nientemeno che da George Clooney. La pellicola diretta da Grant Heslov (coproduttore) oltre alla famosa star americana, avrà un cast d’eccezione, con attori del calibro di Ewan McGregor, Kevin Spacey e Jeff Bridges, questo ad indicare l’importanza dell’opera cinematografica. Ambientato in Iraq (scelta non a caso), è incentrato sull’incontro tra un reporter ed un soldato (Clooney) che dice di aver fatto parte di un’unità segreta delle forze armate statunitensi, tutta formata da soldati con poteri paranormali… Ma non finisce qui, altri testi (“Mind Wars, Brain Reserch and Nazional Defense”, di J. D. Moreno), parlano di esperimenti condotti su soldati per potenziarne la capacità di combattimento mediante l’uso di interfaccia collegata direttamente al cervello e di esperimenti su scimmie condotti addirittura dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency).
Tutti esperimenti Top Secret che stanno ad indicare che nel governo americano sono in molti a considerare il paranormale una scienza da studiare e da sfruttare, cosa già successa in passato con progetti finanziati con fondi neri come la già summenzionata “visione a distanza” o l’ormai famoso e confermato da diverse fonti, “MK-Ultra”. Comunque, da quanto esposto, le finalità dei “piegatori di cucchiai”, come vengono ironicamente appellati dagli ambienti dell’ex governo facenti capo a D. Cheney è una soltanto: la guerra, ma prima della guerra:  «La guerra mentale è soprattutto strategica… Nel suo contesto strategico deve estendersi in ugual modo ad amici, nemici e neutrali in tutto il globo – non attraverso i primitivi volantini gettati sui campi di battaglia o gli altoparlanti della guerra psicologica, né attraverso gli sforzi deboli, imprecisi e limitati della psicotronica – ma attraverso i mezzi d’informazione posseduti dagli Stati Uniti che hanno la capacità di raggiungere virtualmente ogni popolo sulla faccia della terra»(Italia Sociale). Il quadro complessivo è allucinante e getta sicuramente un’ombra scura sul nostro già buio futuro e che non fa sperare nulla di buono soprattutto se si vuole allargare il discorso e includere in quanto detto la crisi economica globale oppure le “Urban Operations”(disinformazione.it) che verranno.

Altre fonti:
www.movisol.org
undicisettembre.blogspot.com
blog.screenweek.it

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